societario

Tasse e contenziosi, le agevolazioni 2023

Tante opportunità per abbattere il peso dell’imposizione fiscale e regolarizzarsi in caso di accertamenti, avvisi o pendenze.

Pietro BiancoResponsabile Area Societario e Tributario
tasse agevolazioni 2023 | CNA Veneto Ovest

Fisco e imprese 2023, sono tante le opportunità da cogliere anche quest’anno per ridurre l’impatto fiscale sulla tua attività. Vediamo nel dettaglio le più interessanti, che puoi mettere in campo con l’aiuto della nostra Area Societario e Tributario.

Estromissione agevolata: scarica l’immobile e paga solo l’8%

Una possibilità confermata anche dalla legge di bilancio 2023. In pratica l’imprenditore individuale che è in possesso di beni immobili strumentali può scegliere di estromettere  l’immobile dall’impresa e gestirlo nella sfera privata, versando, al posto delle imposte ordinarie, una  imposta sostitutiva dell’8% della differenza tra valore catastale  e quello fiscalmente riconosciuto.

Per questa operazione c’è tempo fino al 31 maggio 2023. Sono ammessi all’estromissione agevolata i beni posseduti alla data indicativa del 31 ottobre 2022. Gli imprenditori naturalmente devono essere ancora in attività.

Assegnazione beni ai soci

Anche la cessione o l’assegnazione di beni immobili non strumentali  e mobili registrati prevede la possibilità di estrometterli dall’impresa e di assegnarli o cederli ai soci persone fisiche o società semplici. E come per l’estromissione agevolata è richiesto il solo versamento dell’imposta sostitutiva, sempre all’8% (10,5% per le società non operative).

L’agevolazione temporanea è concessa alla condizione che:

  • la qualifica di socio sia posseduta alla data del 30 settembre 2022;
  • i soci siano iscritti a libro soci entro il 31 gennaio 2023 in forza di un titolo di trasferimento avente data certa anteriore al 1° ottobre 2022.

Rivalutazione terreni e partecipazioni

Le imprese e le società interessate a vendere terreni o partecipazioni  non quotate possono anche quest’anno ricorrere alla rivalutazione. Lo strumento permette  di allineare il costo storico al valore di mercato pagando, in luogo della tassazione ordinaria, un imposta sostitutiva del 16% sul valore rivalutato.

Per rideterminare il valore delle partecipazioni non quotate e dei terreni, occorrerà  redigere una perizia di stima asseverata da un professionista abilitato e  pagare l’intera imposta o la prima rata entro il 15 novembre 2023.

Sanatorie in ambito fiscale

In caso di avvisi bonari relativi a inadempienze fiscali negli anni 2019, 2020 e 2021, l’impresa può mettersi in regola versando le  imposte erariali ed  i contributi previdenziali e interessi, con una sanzione del 3% (anziché del 30%). Il contribuente può pagare anche a rate, con una rateizzazione fino a 20 rate trimestrali.

In caso di rateazioni regolarmente pagate in anni precedenti di avvisi bonari  e ancora in corso al 1 gennaio 2023, riferite a qualsiasi periodo d’imposta, è possibile rideterminare la sanzione al 3% per le rate residue e estendere il piano fino a 20 rate trimestrali.

Ravvedimento operoso speciale

I contribuenti con violazioni nelle dichiarazioni presentate per gli anni  dal 2016 al 2021 possono regolarizzarsi grazie al ravvedimento speciale, che prevede una riduzione a 1/18esimo rispetto al minimo. Il ravvedimento speciale riguarda le sole violazioni collegate ai tributi amministrati dall'Agenzia delle Entrate. Anche in questo caso il pagamento in forma rateale con versamento prima rata (o saldo totale per chi sceglie la soluzione unica) da versare entro il 31 marzo 2023.

Definizione agevolata accertamenti

Tutti i contribuenti che hanno ricevuto un avviso di accertamento, rettifica, liquidazione o un atto di recupero ancora impugnabile alla data del 1° gennaio o notificato entro il 31 marzo 2023 possono ottenere uno sconto sulle sanzioni applicabili. La somma da pagare diventa quindi 1/18esimo anziché un terzo del totale erroneamente dichiarato.

Il pagamento di tutte le somme o della prima rata (in caso di richiesta di rateazione) deve avvenire entro i 20 giorni successivi alla sottoscrizione dell’accordo (in caso di adesione) o entro i termini per il ricorso (per la definizione degli accertamenti e degli avvisi di recupero).

Definizione agevolata liti tributarie pendenti

Chi ha una lite tributaria pendente con l’Agenzia delle Entrate ha tempo fino al 30 giugno 2023 per presentare domanda di definizione agevolata. Si considerano pendenti le liti notificate entro il 1° gennaio 2023 in qualsiasi grado di giudizio. La domanda può essere presentata all’Agenzia delle Entrate direttamente dal contribuente o incaricando CNA.

La controversia può essere regolarizzata con modalità agevolate

  • pagando il 90% del valore della stessa, se non è stato pronunciato il giudizio di primo grado.
  • pagando il 40% del valore della lite, se il primo grado è favorevole al contribuente ma questi valutasse di ricorrere comunque alla definizione agevolata
  • pagando il 15% del valore della lite, se anche il secondo grado è favorevole al contribuente ma questi valutasse di ricorrere comunque alla definizione agevolata

Lo “stralcio” dei debiti fino a 1.000 euro

Entro il 31 marzo 2023 è previsto l’annullamento automatico senza alcuna richiesta da parte del contribuente, dei singoli debiti maturati con le amministrazioni pubbliche, le agenzie fiscali e gli enti previdenziali, dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015, di importo residuo fino a mille euro.

Per gli enti creditori diversi da quelli di cui sopra, considerando che hanno comunque facoltà di non applicare lo "stralcio", la normativa prevede quanto segue:

  • lo “stralcio” riguarda esclusivamente le sanzioni e gli interessi, compresi gli interessi di mora. Il capitale, le somme maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e le spese di notifica delle cartelle restano interamente dovuti;
  • per quanto riguarda le sanzioni per violazioni del Codice della strada e le altre sanzioni amministrative (diverse dalle sanzioni irrogate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti agli enti previdenziali), lo “stralcio” si applica limitatamente agli interessi e non annulla le sanzioni e le somme maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notifica della cartella di pagamento.

La Rottamazione-quater

La legge n. 197/2022 ha previsto la possibilità di pagare in forma agevolata i debiti dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, anche se ricompresi in precedenti “rottamazioni” che risultano decadute per mancati pagamenti.

La definizione agevolata consente di versare il solo importo del debito residuo senza corrispondere le sanzioni, gli interessi di mora e l’aggio, mentre le multe stradali potranno essere estinte senza il pagamento degli interessi, comunque denominati, e dell’aggio.

L’importo dovuto per la definizione agevolata potrà essere versato in un’unica soluzione oppure dilazionato in un massimo di 18 rate in 5 anni, con le prime due (di importo pari al 10% delle somme complessivamente dovute) in scadenza al 31 luglio e 30 novembre 2023. Le restanti rate, ripartite nei successivi 4 anni, andranno saldate il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024. In caso di pagamento rateale saranno dovuti dal 1° agosto 2023 interessi al tasso del 2 per cento annuo.

È stato attivato il servizio on line dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione per presentare la domanda di adesione alla definizione agevolata delle cartelle esattoriali.

PROCEDURA AGENZIA DELLE ENTRATE>>

Regolarizzazione versamenti istituti deflativi del contenzioso tributario

Se il contribuente non ha rispettato il versamento di una rata a seguito di accertamento o conciliazione giudiziale può regolarizzarsi entro il 31 marzo 2023 senza sanzioni o interessi, a patto che non abbia ancora ricevuto cartelle di pagamento o intimazioni.

L’importo mancato può anche essere ulteriormente rateizzato (pagando gli interessi sulle rate successive alla dilazione) in un massimo di 20 rate senza possibilità di compensazione con scadenze 31 marzo, 30 giugno, 30 settembre e 20 dicembre di ciascun anno.

Vuoi un quadro più completo della tua situazione fiscale?

Richiedi adesso un check up al nostro team di commercialisti e tributaristi

Pietro Bianco
Pietro BiancoResponsabile Area Societario e Tributario

Condividilo nei social!