Veneto Cantiere Veloce, il bonus 110 accelera
Sanatorie dirette sugli edifici in ristrutturazione e regolarizzazione automatica per gli edifici con difformità edilizie precedenti al ‘77
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Veneto Cantiere Veloce, arriva la legge regionale che semplifica l’iter e accelera le procedure per gli edifici in fase di stallo con il superbonus 110 a causa di difformità edilizie. L’obiettivo è dare una spinta a uno strumento utile in particolare per riqualificare i contesti abitativi più obsoleti e meno efficienti, per molti dei quali però le attuali norme contro gli abusi avevano condotto a un vicolo cieco. Vediamo le novità più rilevanti. 

 

Le abitazioni precedenti al ‘77 tornano “legittime” 

La buona notizia interessa in primis le abitazioni precedenti al 1977 soggette in passato a micro irregolarità edilizie. La nuova norma (articolo 7) dispone infatti che venga riconosciuto il loro status di legittimità contestuale all’agibilità edilizia. Un passaggio non di poco conto, perché stando alla normativa nazionale in caso di abusi precedenti al 1977 oggi nemmeno pagando una sanzione sarebbe stato possibile riscattare la legittimità dell’immobile. E tale status è proprio condizione necessaria per poter procedere con interventi nel solco del bonus 110. L’unica condizione è che i proprietari attuali non siano gli stessi a cui attribuire gli abusi riscontrati.  

 

Sanatorie dirette già nell’intervento di ristrutturazione 

L’articolo 6 agevola le cose per quanto riguarda le sanatorie. La norma regionale dà la possibilità infatti di eliminare eventuali abusi direttamente all’interno dell’intervento di riqualificazione, superando di fatto l’obbligo – previsto a livello nazionale – di sanarli in precedenza e con una pratica indipendente. Tale passaggio riduce la burocrazia dimezzando le pratiche da avviare, e accelera i tempi, dando inoltre la possibilità di inserire l’eliminazione dell’abuso nel momento più indicato all’interno del macro progetto di riqualificazione. 

 

Scia alternativa al permesso di costruire 

Quanto alle nuove costruzioni, la legge prevede criteri più omogenei per individuare quei cantieri che rientrano tra quelli considerati “in diretta esecuzione di strumenti urbanistici generali recanti precise disposizioni plano-volumetriche”. In questo caso il cantiere potrà procedere con la presentazione della sola Scia, anziché dover richiedere il permesso di costruire. 

 

Le altre novità 

  • Viene introdotta la possibilità di approvare Piani Urbanistici Attuativi (PUA) in deroga alle disposizioni del Piano degli Interventi, secondo una procedura di competenza consiliare.  
  • È stato inserito un nuovo articolo (art. 42 bis) alla legge urbanistica regionale per disciplinare il mutamento di destinazione d’uso urbanisticamente rilevante 
  • È stabilita una disciplina di maggior favore in materia di occupazione del suolo pubblico necessaria per la realizzazione di cappotti termici nel caso di interventi per fruire del Superbonus 110%

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