Le piccole imprese che hanno attivi mutui e finanziamenti potranno beneficiare di una nuova proroga della moratoria al 31 dicembre 2021. Lo ha stabilito il Decreto Sostegni Bis, per venire incontro proprio alle realtà che più stanno pagando il prezzo della pandemia, anche in risposta a una sollecitazione partita da CNA.
Attenzione però: la proroga infatti non sarà automatica, e non sarà per tutti. Proprio il decreto infatti indica che potranno accedervi solo le attività che avevano già aderito alla precedente moratoria. Le quali dovranno provvedere a comunicare entro il 15 giugno la richiesta di rinnovo al proprio soggetto finanziatore, quindi all’istituto di credito o all’ente erogatore di un prestito o leasing.
La comunicazione dovrà inoltre essere corredata da una autocertificazione in cui l’impresa attesta di aver subito in via temporanea carenze di liquidità quale conseguenza diretta della diffusione dell’epidemia da COVID-19.
Proroga della moratoria solo su quota capitale
Altro aspetto importante da tenere a mente. A differenza delle precedenti moratorie, il Decreto Sostegni bis indica che la moratoria sarà concessa soltanto in linea capitale, e quindi escludendo di fatto la linea degli interessi. Questo significa che l’imprenditore che vi aderirà dovrà comunque pagare la quota mensile legata agli interessi, trovandosi di fatto una rata più leggera ma non azzerata del tutto. Tale decisione è stata adottata per rispettare le linee guida dell’Eba (European Banking Authority), secondo cui tutte le sospensioni totali di pagamento superiori ai 9 mesi rischierebbero di essere classificate come rischiose da parte dei meccanismi di vigilanza bancaria.
Sostegno alla liquidità
Sono state prorogate al 31 dicembre anche le misure previste per il sostegno alla liquidità delle imprese, con alcune novità introdotte sempre dal Decreto Sostegni Bis:
- dall’1 luglio la garanzia pubblica sui nuovi finanziamenti passa dal 90% all’80% (scendendo dal 100% al 90% in caso di finanziamenti entro i 30.000 euro
- La durata massima dei nuovi finanziamenti è di 10 anni
- sulle operazioni attive garantite dal Fondo di Garanzia con durata di massimo 6 anni è possibile chiedere un allungamento fino a 10
Proroga moratoria, a chi conviene
La nuova proroga della moratoria conviene in particolare alle attività che operano in settori più colpiti come ristorazione e bar, alberghi e fiere, trasporti o piscine, dove per qualche altro mese può fare comodo contare su un po’ di liquidità in più.
Chi invece è stato colpito meno dalla pandemia e non ha incontrato flessioni particolari sul fatturato meglio se considera con attenzione se aderire alla proroga. Il nostro consiglio è di partire da un’analisi completa dell’intera situazione finanziaria, in particolare considerando le evoluzioni nei prossimi mesi sia in entrata che in uscita.
Scarica il Facsimile della comunicazione
CNA e Abi hanno elaborato uno schema standard di comunicazione da predisporre (salvo strumenti eventualmente più specifici messi a disposizione dalla propria banca) e inviare via Pec agli istituti di credito attraverso cui formalizzare la propria adesione alla nuova proroga della moratoria.
Come detto, prima di procedere all’invio di un modello come quello da noi proposto, invitiamo a contattare il proprio istituto di finanziamento per regolarsi secondo le modalità di comunicazione previste dallo stesso.
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