Bar e ristoranti, arriva la stretta della Regione Veneto contro i rischi di assembramento collegati in particolare alla movida. Il Governatore Zaia ha firmato nella serata di ieri un’ordinanza che impone un parziale giro di vite dopo che il ritorno della regione in zona gialla aveva fatto registrare casi di assembramento in molti esercizi in particolare per l’aperitivo.
La nuova ordinanza avrà effetto da oggi fino al 5 marzo 2021.
La nuova ordinanza, no consumazioni in piedi
Come detto, oggetto della nuova ordinanza regionale del Veneto sono solo gli esercizi di ristorazione e somministrazione bevande.
Le nuove regole integrative a quelle già in vigore introducono in orario pomeridiano – dalle 15 alla chiusura delle 18 – l’obbligo di consumazione di cibi e bevande esclusivamente da seduti.
I posti a sedere dovranno essere regolarmente collocati negli spazi disponibili, nel rispetto dell’obbligo di distanziamento interpersonale di un metro e delle altre disposizioni delle Linee Guida approvate dalla Conferenza delle Regioni.
La mascherina va costantemente utilizzata a copertura di naso e bocca, e può essere tolta soltanto per il tempo necessario alla consumazione dell’alimento acquistato.
Niente consumo nelle vicinanze
La nuova ordinanza regionale ricorda che, sebbene sia consentito l’acquisto d’asporto, è vietata la consumazione di cibi o bevande all’esterno o nei pressi dello stesso esercizio. È invece fortemente raccomandato il ricorso alla consegna a domicilio.
Obbligo del cartello con la capienza massima
Il locale è tenuto ad esporre un cartello con il numero massimo di clienti ammessi nel locale, considerando l’obbligo di rispetto delle distanze interpersonali.
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I sindaci possono chiudere vie e piazze
Ai Sindaci è data la facoltà di disporre la chiusura al pubblico di strade o piazze nei centri urbani, in caso di rischi assembramento
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