Attività economiche e Covid, aggiornate le linee guida ministeriali
Il superamento dello stato d’emergenza porta a una nuova ordinanza che ridefinisce le responsabilità di ristorazione, negozi e servizi alla persona
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Covid, il superamento dello stato d’emergenza (concluso lo scorso 31 marzo) ha spinto il Ministero della Salute a emanare una nuova ordinanza (ordinanza 1 aprile 2022) con cui aggiornare le linee guida che dovranno adottare imprese e attività commerciali in questa fase “di transizione” fino alla completa uscita dal tunnel.

L’ordinanza avrà validità fino al 31 dicembre 2022, e tiene conto naturalmente dell’allentamento alle restrizioni già approvato attraverso il Decreto Riaperture del 24 marzo.

L’obiettivo è invitare ogni azienda a non abbassare la guardia e ad agire sempre con attenzione rispetto alle pur ridotte prescrizioni previste dalla legge, per evitare il possibile insorgere di nuovi focolai.

I comparti più interessati sono in particolare la ristorazione, i servizi alla persona e il commercio. Vediamo i punti salienti da tenere a mente per non commettere irregolarità, cominciando dai principi di carattere generale che devono essere opportunamente applicati, adattandoli al contesto, nelle specifiche attività economiche e sociali.

 

Clienti informati

Resta l’obbligo di predisporre (ed esporre) adeguato materiale informativo sulle misure di prevenzione da rispettare, comprensivo di indicazioni sulla capienza massima dei locali e comprensibile anche a utenti di altre nazionalità.

Mascherine

Va posta attenzione all’uso corretto della mascherina a protezione delle vie respiratorie (mascherina chirurgica o dispositivo atto a conferire una protezione superiore, quale FFP2) in tutti gli ambienti chiusi e, in caso di assembramento, anche all’aperto, ove previsto dalla normativa statale vigente.

Igienizzante mani

Devono continuare a essere messi a disposizione, all’ingresso e in più punti dei locali, sistemi di erogazione di soluzioni per le mani, al fine di favorirne l’igienizzazione frequente da parte degli utenti.

Igienizzazione superfici. Va favorita la regolare igienizzazione di tutti gli ambienti, con particolare attenzione alle aree comuni e alle superfici toccate con maggiore frequenza.

Aerazione

Va favorito il rinforzo del ricambio d’aria naturale o attraverso impianti meccanizzati negli ambienti chiusi (es. mantenendo aperte, a meno che le condizioni meteorologiche o altre situazioni di necessità non lo consentano, porte, finestre e vetrate).

In ragione dell’affollamento e del tempo di permanenza degli occupanti, dovrà essere verificata l’efficacia degli impianti al fine di garantire l’adeguatezza delle portate di aria.

Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria, ad eccezione dei casi di assoluta e immodificabile impossibilità di adeguamento degli impianti, per i quali devono essere previste misure alternative di contenimento del contagio.

Se tecnicamente possibile, va aumentata la capacità filtrante, sostituendo i filtri esistenti con filtri di classe superiore, garantendo il mantenimento delle portate.

In ogni caso, si raccomanda il potenziamento nella maggior misura possibile dell’areazione dei locali per favorire il ricambio dell’aria e favorire la costante manutenzione degli apparati a ciò deputati.

 

Ristorazione e bar, resta il controllo del Green Pass

Oltre alle indicazioni di cui sopra, che comprendono l’obbligo di mascherina per il personale in servizio, per il mondo dei bar e delle attività di ristorazione resta l’obbligo di verifica del Green Pass base (da vaccino, guarigione o tampone negativo) per tutti i servizi svolti al banco o al tavolo al chiuso.

Servizi alla persona e negozi

Non è più richiesto il Green Pass per l’accesso a queste attività, per cui cessa da parte dell’esercente l’onere del controllo. Rimangono invece le prescrizioni indicate nella parte introduttiva di questo articolo, compreso l’obbligo di mascherina per il personale in servizio.

 

Uffici e imprese

Quanto agli uffici e alle altre attività produttive vale sempre l’obbligo per il personale di indossare le mascherine al chiuso e igienizzarsi frequentemente le mani. Ai clienti e ai fornitori non è più richiesto il possesso del Green Pass, quindi decade l’obbligo di controllarlo preventivamente.

Ricordiamo che però rimane l’onere di verificare che i dipendenti over 50 non vaccinati accedano alla struttura esibendo almeno il tampone negativo. Per loro rimane l’obbligo di vaccino fino al 15 giugno.

Foto Freepik

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