Cerimonie e green pass, scarica la nostra guida
Facciamo chiarezza sui comportamenti da tenere per rispettare le regole al ristorante e negli eventi

Elisabetta Scala

La Referente

green pass guida

Per gli operatori del settore ristorazione ed eventi questa sarà l‘estate del green pass. La certificazione verde infatti sarà il lasciapassare che consentirà agli invitati di accedere a pranzi e cene organizzati in caso di cerimonie ed eventi, dando quindi la possibilità a questo comparto di tornare a operare in condizioni di parziale normalità, dopo mesi di stop e false ripartenze per colpa delle evoluzioni della pandemia. 

Ma tra obblighi in capo all‘imprenditore, rischio di sanzioni e necessità di mettere il personale nelle condizioni di lavorare in sicurezza, permangono ancora confusione e interpretazioni contraddittorie della normativa. CNA Agroalimentare ha scelto quindi di fare chiarezza, riassumendo le regole più importanti e realizzando una piccola guida gratuita con tutte le informazioni e le istruzioni da seguire (abbiamo estratto  qui sotto i passaggi più importanti).

 

 

 Cos’è il green pass 

Il green pass è la certificazione obbligatoria che ogni partecipante a eventi e cerimonie deve avere con sé. Tale certificazione attesta che la persona è in una di queste condizioni: 

  • ha fatto la vaccinazione anti COVID-19 
  • è negativa al test molecolare o antigenico rapido effettuato nelle ultime 48 ore 
  • è guarita dal covid negli ultimi 6 mesi 

 

Verifiche tramite QR code 

Niente autocertificazioni o simili. Ad attestare la regolarità della propria posizione è un QR Code consegnato dalle autorità sanitarie, da esibire tramite app in caso di controlli. Con questa formula standard il pass italiano è divenuto dal primo luglio operativo a livello europeo, agevolando i controlli durante gli spostamenti. 

 

All’impresa l’onere dei controlli 

È l’invitato stesso ad avere l’obbligo di presentarsi all’evento munito di certificazione. Il personale delle strutture però ha l’obbligo di richiederne l’esibizione per consentire l’accesso. Tale responsabilità pende infatti in capo al titolare dell’attività di intrattenimento, della struttura ricettiva o il proprietario del locale.

CNA ha comunque attivato un dialogo con le Prefetture sul territorio (che hanno in mano il coordinamento delle attività di controllo) al fine di definire le corrette procedure che gli organizzatori degli eventi dovranno seguire per elevare gli standard di sicurezza. Il rischio infatti è che l’equiparazione di funzioni con il ruolo generalmente in capo ai pubblici ufficiali, se non ben governata, possa generare momenti di fraintendimento. 

 

Da parte nostra suggeriamo a tutti gli imprenditori coinvolti di segnalare preventivamente a invitati e partecipanti sia gli obblighi cui li dispone la legge, sia le procedure di accesso che sono state scelte per l’evento, organizzandosi per il controllo eventualmente con una delle altre professionalità coinvolte nell’organizzazione (es. wedding planner)

Photo by Unsplash

Elisabetta Scala

La Referente

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