Tari e gestione rifiuti, nuove regole e scadenze
Le imprese devono scegliere entro il 31 maggio a chi far gestire i rifiuti urbani. Ecco tutte le novità
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Come ormai noto, da settembre 2020, con l’approvazione del D.lgs. n° 116, è stata sostanzialmente modificata la classificazione dei rifiuti, allargando di fatto la maglia di quelli che rientrano nei cosiddetti “rifiuti urbani”. 

Ciò interessa soprattutto le imprese artigiane, poiché da quest’anno molti dei rifiuti da esse prodotti, rientrano nella nuova definizione di rifiuti urbani, e come tali andranno smaltiti

È pertanto molto importante per le aziende e gli artigiani, verificare la propria posizione, accertandosi della tipologia di scarti prodotti dalla propria attività e attivandosi per definire come smaltire i rifiuti correttamente, evitando di incorrere in sanzioni o di pagare imposte non dovute. 

 

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Le novità del Decreto Sostegni 

Con il Decreto Sostegni arrivano altre significative novità, in tema di rifiuti e imposte sullo smaltimento. Il provvedimento – entrato in vigore il 22 maggio dopo la conversione in legge – prevede infatti, oltre alle misure di sostegno economico, anche importanti disposizioni relative alla TARI – la TAssa sui RIfiuti – e ai termini entro cui è obbligatorio comunicare la gestione delle utenze non domestiche.  

Ecco in dettaglio cosa cambia: 

 

TARI, i comuni decidono entro il 30 giugno

Nella fattispecie, il Decreto prevede che i comuni approvino il regolamento TARI, o il Regolamento sulla tariffa puntuale, entro il 30 giugno di ogni anno. 

 

Entro il 31 maggio la scelta delle utenze non domestiche

Per le imprese, invece, la nuova legge fissa al 31 maggio il termine ultimo entro cui comunicare al comune la scelta di non avvalersi del servizio pubblico per lo smaltimento dei rifiuti urbani, rivolgendosi quindi a operatori privati

Per tali utenze non domestiche, la scelta di servirsi del gestore del servizio pubblico o del ricorso al mercato sarà valida per un periodo non inferiore a cinque anni

Scelta valida dal 2022

Il D.L. Sostegni precisa che la scelta del gestore dei rifiuti avrà validità a partire dall’anno 2022. Resta però fermo l’obbligo, entro il 31 maggio 2021, di comunicare al comune se si decide di avvalersi del servizio pubblico.

Attenzione a non pagare doppio

È da tenere presente che la comunicazione al comune è molto importante poiché, in caso di mancato avviso, le imprese che intendono utilizzare un proprio smaltitore, si troverebbero di fatto a dover pagare un doppio corrispettivo (nella fattispecie, il costo del fornitore privato del servizio, più la TARI comunale), per lo smaltimento dei rifiuti. 

 

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Niente spese per chi non sceglie la gestione locale 

I soggetti produttori di rifiuti non domestici che scelgono di conferirli al di fuori del servizio pubblico locale, devono dimostrare di averli avviati al recupero mediante apposita attestazione

In questo caso, tali soggetti saranno esclusi dalla corresponsione della componente tariffaria rapportata alla quantità dei rifiuti conferiti. Sarà invece comunque addebitato il “costo fisso” dell’imposta sui rifiuti comunale. 

Ricordiamo che sarà sempre possibile, per i produttori di rifiuti non domestici, richiedere al comune di riprendere l’erogazione del servizio anche prima della scadenza quinquennale. 

 

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CNA in pressing sul governo per fare chiarezza 

A livello nazionale, CNA sta lavorando per far sì che vengano sciolti alcuni nodi, facendo chiarezza su diverse questioni “problematiche” relative soprattutto alla questione TARI e alla sua corretta applicazione

L’Associazione ha scritto al Ministero della Transizione Ecologia, segnalando le difficoltà soprattutto per piccole imprese e artigiani. 

La richiesta è quella di intervenire al più presto per dipanare i dubbi e mettere in condizione tutte le attività di adempiere in maniera corretta ai propri obblighi in materia di rifiuti. 

 

Rivolgiti a noi per verificare la tua posizione 

I nostri specialisti dell’Area Ambiente e Sicurezza sono a disposizione delle imprese, per supportarle nella gestione ottimale dei rifiuti e assisterle nella predisposizione delle comunicazioni nei confronti delle amministrazioni locali. 

Contattaci allo 0444 569 900 o scrivi una mail a ambiente@cnavenetovest.it

 

 

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