Si allenta parzialmente il lockdown per le imprese del settore casa. La Regione Veneto infatti ha diffuso oggi una nuova ordinanza a firma del presidente Luca Zaia, che contiene le prime aperture verso un graduale ritorno alla normalità, rispetto alle restrizioni contenute nel precedente ordinanza del 14 aprile.
Tra i destinatari, come detto, anche i professionisti del comparto edile ed impiantistico. Vediamo nel dettaglio i due punti d’interesse per il settore.
Via agli interventi sul patrimonio edilizio esistente
Dalle 15 del 24 aprile 2020 è consentita l’attività sul patrimonio edilizio esistente, secondo il regime della comunicazione e della comunicazione asseverata previste dagli articoli 6 e 6 bis del decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 6 giugno 2001. In sostanza, per gli interventi di ristrutturazione e manutenzione ordinaria o straordinaria, le imprese potranno tornare operative. Sempre nel rispetto degli standard di sicurezza indicati dal Protocollo nazionale del 14 marzo e delle linee guida sui cantieri del 19 marzo.
Opere pubbliche, chiarezza sui codici
Per le opere pubbliche, il decreto mette ordine indicando in modo chiaro per quali lavori è possibile l’esecuzione, a prescindere dai codici Ateco delle aziende:
a. strade, autostrade, ponti, viadotti, ferrovie, linee tranviarie, metropolitane, funicolari, e piste aeroportuali, e relative opere complementari
b. opere d’arte nel sottosuolo
c. dighe
d. acquedotti, gasdotti, oleodotti, opere di irrigazione e di evacuazione
e. opere marittime e lavori di dragaggio
f. opere fluviali, di difesa, di sistemazione idraulica e di bonifica
g. opere di ingegneria naturalistica
h. opere strutturali speciali
i. demolizione di opere
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