Moda, nuova spinta con il Decreto Rilancio
Per poter beneficiare del credito d'imposta sulle eccedenze di magazzino sarà necessaria la certificazione di un revisore legale indipendente
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Decreto-Rilancio-Moda

Una nuova spinta alla moda Made in Italy, tra i settori più colpiti per il lockdown imposto dal Coronavirus, arriva dal Decreto Rilancio che, dopo la prima approvazione alla Camera, è diventato legge con il passaggio dei giorni scorsi al Senato (legge n. 77/2020 del 17 luglio 2020).

 

Tra le altre, il provvedimento contiene importanti misure a favore del comparto fashion, primo fra tutti il riconoscimento di contributi a fondo perduto, nel limite di spesa complessivo di 5 milioni di euro per l’anno 2020, a favore dell’industria del tessile, della moda e degli accessori, con particolare attenzione alle start-up che investono nel design e nella creazione.

 

Uno degli obiettivi principali, oltre alla volontà di ridare ossigeno al settore dopo le chiusure forzate, è dunque proprio quello di promuovere e incentivare i giovani talenti che valorizzano prodotti made in Italy di alto contenuto artistico e creativo.

 

Contributi per le rimanenze di magazzino

 

È previsto un ulteriore credito d’imposta alle imprese del settore tessile, della moda, della produzione calzaturiera, della pelletteria e degli accessori, per contenere gli effetti negativi sulle rimanenze finali di magazzino. La misura intende sostenere le aziende che non riusciranno a vendere la merce acquistata, che costituirà di fatto un incremento del valore del magazzino finale.

 

Il contributo sarà pari al 30% del valore delle eccedenze di magazzino, considerando la differenza tra quelle avute nel 2020 a causa del Covid (dopo l’entrata in vigore del D.P.C.M. 9 marzo 2020), rispetto alla media del triennio precedente. 

Per le imprese non soggette a revisione legale e prive di collegio sindacale, occorre una certificazione della consistenza delle rimanenze rilasciata da un revisore legale indipendente

 

A breve le domande

 

Si dovrà attendere ancora un po’ per poter presentare le domande e accedere ai contributi. Tutti i dettagli e le modalità di presentazione saranno infatti stabiliti con decreto del Ministro dello sviluppo economico, da adottare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto.

 

Aiuti anche per fiere ed eventi

 

Ulteriori agevolazioni per 30 milioni di euro – sempre come credito d’imposta – interesseranno le spese sostenute per le fiere e le manifestazioni commerciali in Italia, sostenute da parte di imprese non PMI e da enti fieristici, che sono state disdette a causa della pandemia. 

 

CNA a disposizione delle imprese per le richieste

 

I professionisti CNA stanno monitorando la situazione, pronti a supportare le imprese con la predisposizione e la presentazione delle domande per richiedere i contributi, nel momento dell’approvazione definitiva del provvedimento.

Grazie agli esperti dell’Area Societario e Tributario, aiutiamo le aziende anche con la certificazione necessaria per documentare la consistenza delle rimanenze di magazzino e ottenere il credito d’imposta previsto.

 

Per tutti gli aggiornamenti, continuate a seguirci sui nostri canali web e social e attraverso le newsletter dedicate. E per qualsiasi ulteriore dettaglio o richiesta, gli esperti dell’Area Mestieri sono a disposizione alla mail mestieri@cnavenetovest.it o al numero 0444 569 900

 

 

 

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