Entro giovedì 10 giugno 2021 è possibile richiedere all’Agenzia delle Entrate la conservazione sostitutiva delle fatture elettroniche emesse e ricevute dal 2019.
Il servizio viene messo a disposizione gratuitamente da parte dell’Agenzia; oppure ci si può rivolgere ad un soggetto privato, accreditato come conservatore presso l’Agenzia per l’Italia digitale.
Necessario comunicare la data
Sul portale dell’Agenzia è stata attivata in piattaforma “Fatture e Corrispettivi” la possibilità di indicare, a seguito dell’adesione al servizio, la data a partire dalla quale tutti i documenti saranno automaticamente portati in conservazione, senza necessità di singoli caricamenti manuali.
La nuova “conservazione massiva”
Il servizio messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate dà la possibilità di indicare una data, antecedente alla data di sottoscrizione dello stesso, a partire dalla quale le fatture elettroniche emesse e ricevute tramite il Sistema di Interscambio, saranno portate in conservazione.
Con questo nuovo accordo, verranno dunque conservate automaticamente sia le fatture emesse e ricevute tramite il Sistema di Interscambio a partire dalla nuova data di adesione, sia quelle emesse e ricevute tramite il SdI nel periodo che va dalla data retroattiva indicata alla nuova data di adesione.
Se si intende sfruttare questa possibilità, è necessario revocare l’Accordo in essere e procedere alla sottoscrizione del nuovo Accordo di Adesione.
Se il servizio di conservazione è già attivo, e si intende avvalersi del nuovo automatismo di conservazione, è sufficiente revocare il servizio per poi sottoscriverlo nuovamente con la diversa ed antecedente decorrenza.
L’obbligo della conservazione
Ai fini civilistici e fiscali, vige l’obbligo di conservare tutte le fatture emesse e ricevute. Questo aspetto è molto importante perché, in caso di mancata conservazione a norma, tali documenti (dematerializzati) non saranno producibili a terzi, in un formato riconosciuto come valido.
Dal punto di vista civilistico, la fattura non conservata correttamente (quindi non riproducibile) non sarà opponibile a terzi, ad esempio nell’ambito di una causa legale.
Le violazioni degli obblighi relativi alla contabilità previsti dalle leggi, possono inoltre essere puniti con la sanzione amministrativa da euro 1.000 a euro 8.000.
Infine, senza una corretta conservazione delle fatture, i contribuenti non potranno avvalersi dei documenti in caso di accertamento.
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