Tra le misure per le imprese e i professionisti contenute nel Decreto Rilancio, c’è anche l’aumento dal 30 al 50% del bonus pubblicità valido per il 2020. Un’azione che vuole essere un incentivo all’investimento pubblicitario, attraverso un’agevolazione maggiorata che copre fino al 50% del valore delle spese annue effettuate.
Cos’è il bonus pubblicità
Il bonus pubblicità è un’agevolazione fiscale, sotto forma di credito d’imposta da utilizzarsi in compensazione sul Modello F24.
L’obiettivo principale del bonus è quello di aiutare le aziende ed i professionisti a crescere utilizzando la pubblicità.
In pratica, si punta a favorire gli investimenti pubblicitari effettuati su:
- giornali (digitali e cartacei)
- televisione
- radio.
Spese ammesse al bonus
Le spese ammesse sono quelle relative all’acquisto di spazi pubblicitari su magazine stampati, digitali e siti internet. I media su cui si investe devono essere testate giornalistiche registrate al Tribunale, con un direttore responsabile di riferimento.
Non rientrano nell’agevolazione, ad esempio:
- la realizzazione grafica pubblicitaria
- la pubblicità sui social media (Facebook, Instagram, Youtube, Twitter, ecc)
- pubblicità acquistata attraverso gli spazi di Google
- spese per la produzione di volantini cartacei periodici
- siti web non registrati come testata giornalistica.
Chi può richiederlo e come funziona
Possono usufruire del bonus pubblicità:
- le imprese
- i lavoratori autonomi
- gli enti non commerciali.
La base di calcolo dell’agevolazione è costituita dall’intero valore dell’investimento pubblicitario effettuato nel corso dell’anno 2020.
Il Dl Rilancio dunque abolisce di fatto il calcolo sul valore incrementale dell’investimento pubblicitario 2020 rispetto a quello nel 2019, come previsto invece nelle modalità precedenti.
Come richiedere il bonus
Per effettuare la richiesta del bonus pubblicità è necessario inviare un apposito modello telematico.Le domande vanno inoltrate entro il 30 settembre 2020 (restano comunque valide le domande già presentate nella prima scadenza fissata dal 1° a il 31 marzo 2020).
Inviando la “Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta“, l’azienda o il professionista effettua una sorta di “prenotazione delle risorse”, comunicando i dati degli investimenti già effettuati e/o da effettuare nell’anno per il quale si chiede l’agevolazione.
Dal 1° al 31 gennaio 2021 sarà necessario poi inviare con la stessa modalità telematica il totale delle fatture effettivamente contabilizzate, relative alle spese pubblicitarie effettuate dal 1° gennaio al 31 dicembre 2020.
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