Sostegno alle famiglie, in attesa che entri a regime l’assegno unico, slittato da luglio all’inizio del 2022, il Governo approva una misura temporanea per venire subito incontro alle esigenze dei tanti nuclei alle prese con le difficoltà legate al Covid. Via libera quindi dal 1° luglio all’assegno ponte, una misura destinata alle famiglie con figli minori che non hanno diritto agli assegni nucleo familiare già in vigore. Farà fede l’indicatore Isee, e saranno riconosciuti da 30 a 167,5 euro per ciascun figlio, con maggiorazione in caso di figli superiori a 2 o figli con disabilità
Uno strumento utile quindi in particolar per partite Iva e liberi professionisti prima di fatto esclusi da una delle più importanti misure di supporto alla genitorialità. Vediamo di spiegare in questo articolo cosa cambia con l’assegno ponte, a chi spetta e come richiederlo.
Le attuali misure per le famiglie
Facciamo un passo indietro. Attualmente le misure a disposizione delle famiglie con figli minori sono 3 in particolare:
- premio alla nascita: bonus di 800 euro una tantum erogato dall’Inps a tutte le mamme
- assegno di natalità: detto anche “bonus bebè”, è un assegno di importo mensile che varia in base all’Isee
- assegno nucleo familiare: un contributo il cui importo è calcolato sulla base del reddito complessivo del nucleo familiare, riconosciuto ai soli lavoratori dipendenti o titolari di trattamenti previdenziali
Questi tre strumenti dall’inizio del 2022 confluiranno nel nuovo assegno unico (esteso anche a autonomi e partite Iva), sul quale CNA si è battuta in prima linea attraverso un dialogo diretto con la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti.
L’assegno ponte: cos’è e i requisiti
L’assegno ponte arriva dunque in “soccorso temporaneo” a tutte le realtà familiari oggi e per i prossimi sei mesi escluse dall’assegno nucleo familiare, ovvero come detto le famiglie di lavoratori autonomi, freelance e partite Iva. I principali requisiti per ottenerlo sono:
- un Isee inferiore a 50mila euro annui
- avere cittadinanza italiana, europea o permesso di soggiorno
- essere soggetto all’imposta sul reddito in Italia
- essere domiciliato o residente in Italia, con figli a carico fino al 18esimo anno di età
L’assegno ponte: quanto si ottiene
L’assegno varia in base al numero di figli e al proprio indicatore Isee: da 30 euro fino a 167,5 euro al mese per ciascun figlio, con maggiorazione unitaria del 30% in caso di più di 2 figli. Ogni importo aumenta inoltre di 50 euro in caso di figli con disabilità.
Come fare domanda
La domanda si presenta in via telematica sul sito dell’Inps, o in alternativa rivolgendosi al nostro Patronato Epasa Itaco secondo le regole che saranno stabilite dall’Inps entro il 30 giugno 2021. Come sottolineato, il primo passaggio fondamentale è essere in possesso del proprio indicatore Isee (qui i documenti necessari per il calcolo). Il beneficio spetta a decorrere dal mese di presentazione della domanda stessa. Per le domande presentate entro il 30 settembre 2021, sono corrisposte le mensilità arretrate a partire dal mese di luglio 2021.
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