Il Veneto torna in giallo
Riaprono ristoranti e bar e si può uscire fuori Comune. Ma resta il coprifuoco.
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veneto zona gialla

VENETO

Il Veneto torna in zona gialla. Come buona parte d’Italia (ad eccezione di Basilicata, Calabria, Puglia, Sardegna, Sicilia e Valle d’Aosta) anche per la nostra regione la fine del mese di aprile porta a un allentamento nelle misure restrittive, secondo le ultime indicazioni della cabina di regia nazionale. Una decisione che non deve indurre ad abbassare la guardia, ma che arriva a fronte di dati in lieve miglioramento dal punto di vista del contenimento del contagio.

Come sempre il cambio cromatico determina l’applicazione di nuove misure che interessano i cittadini ma soprattutto imprese e attività commerciali. Ricordiamo nel dettaglio che cosa si può fare da oggi.

Ok spostamenti, ma occhio al coprifuoco

Gli spostamenti all’interno della propria regione sono sempre consentiti (o dalla propria regione a un’altra in fascia gialla) anche senza bisogno di autocertificazione, ma resta in vigore il coprifuoco: la fascia consentita rimane infatti quella tra le 5 e le 22.

Al di fuori di questo orario ci si potrà spostare solo per lavoro, necessità o motivi di salute, e in questo caso portando con sé l’autocertificazione.

Riaprono bar e ristoranti

Bar e ristoranti tornano operativi, ma con consumo al tavolo esclusivamente all’aperto, cena compresa, e sempre nel rispetto degli orarti del coprifuoco. L’apertura al chiuso sarà consentita dal 1° giugno, ma solo a pranzo. Restano in vigore tutte le indicazioni da rispettare dal punto di vista sanitario (mantenimento delle distanze, mascherina durante gli spostamenti, sanificazione) per continuare a contrastare la diffusione del contagio.

Nessuna novità sostanziale invece per quanto riguarda i servizi di asporto e delivery, che rimangono con le stesse modalità consolidate.

Servizi alla persona aperti

Con il ritorno in zona gialla vengono meno le restrizioni previste in zona arancione per le attività di servizio alla persona, che adesso possono operare (nel rispetto dell’obbligo di distanziamento interno e dell’adozione di tutte le misure di sicurezza previste per la propria attività) anche con clienti al di fuori del proprio Comune, senza il vincolo della contiguità territoriale.

Attività commerciali

Le attività commerciali possono continuare a lavorare, naturalmente nel rispetto delle distanze e con ingressi dilazionati. L’obbligo è a non sostare all’interno per il tempo superiore all’acquisto. Nelle giornate festive e prefestive tornano aperti anche negozi nei centri commerciali.

All’ingresso di tutti gli esercizi di cui è autorizzata l’apertura dovrà essere obbligatoriamente esposto un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente all’interno, sulla base dei protocolli e delle linee guida in vigore.

Cinema e Teatri

Riaprono al pubblico cinema, teatri, sale concerto e live club con capienza massima al 50%

Visite a parenti e conoscenti

Resta consentito per una sola volta al giorno lo spostamento, in un massimo di 4 persone adulte verso una sola abitazione privata all’interno della propria regione e nella fascia tra le 5 e le 22.

Aperti i servizi essenziali e l’industria

Naturalmente si confermano aperte le industrie, i negozi di alimenti e bevande, il rifornimento carburanti e in generale i servizi essenziali come farmacie e supermercati alimentari, così come in tutte le fasce di colore.

Coronavirus, informazioni utili per le imprese

La situazione di emergenza e i conseguenti DPCM per regolare le attività economiche e private rischiano a volte di creare confusione, soprattutto tra le imprese, in capo alle quali ci sono diversi obblighi e responsabilità.

Per fare un po’ di chiarezza e aiutare nella diffusione di comportamenti corretti, riportiamo alcune risorse utili e i riferimenti normativi aggiornati:

LINEE GUIDA PER LA RIAPERTURA DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE,

PRODUTTIVE E RICREATIVE

È il documento ufficiale della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome che regolamenta tutte le attività lavorative. Contiene indirizzi operativi specifici validi per i singoli settori, finalizzati a fornire uno strumento sintetico e immediato di applicazione delle misure di prevenzione e contenimento di carattere generale.

PROTOCOLLO CONDIVISO DI REGOLAMENTAZIONE DELLE MISURE

PER IL CONTRASTO E IL CONTENIMENTO DELLA DIFFUSIONE DEL VIRUS COVID-19 NEGLI AMBIENTI DI LAVORO

Approvato il 24 aprile 2020, il protocollo è il documento nazionale firmato tra governo e organizzazioni datoriali e sindacali, per stabilire le regole per la prosecuzione delle attività produttive.

Il protocollo, tuttora in vigore, prevede infatti tutta una serie di condizioni e precauzioni per il lavoro in presenza, garantendo adeguati livelli di protezione. La mancata attuazione del protocollo determina la sospensione dell’attività fino al ripristino delle condizioni di sicurezza

CNA sempre a disposizione

In questa situazione di emergenza, i professionisti e i consulenti CNA sono sempre a disposizione delle imprese e degli artigiani, per rispondere sulle questioni più importanti in tema di Coronavirus.

Per saperne di più sulla sicurezza in azienda: sicurezza@cnavenetovest.it.

Per maggiori informazioni in tema di lavoro e ammortizzatori sociali: lavoro@cnavenetovest.it.

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