Per il Veneto è un Natale in giallo
Il ritmo dei contagi fa scattare le nuove restrizioni. Torna la mascherina obbligatoria all'aperto ma cambia poco per chi ha il Super Green Pass.
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Natale Veneto zona gialla

La nuova ondata di contagi non si ferma e così anche per il Veneto scatta la zona gialla, colore che ci accompagnerà almeno per due settimane durante le Festività di Natale, a partire da lunedì 20 dicembre. In verità da un punto di vista pratico cambia poco, soprattutto per chi ha già ottenuto il Super Green Pass (a seguito di vaccinazione o guarigione dal Covid). L’obiettivo è intervenire con una stretta efficace ma che impatti nel minore modo possibile sulle attività economiche più operose in questo periodo dell’anno, come ristorazione, bar, attività commerciali e il settore del trasporto e del turismo.

Vediamo quali sono le regole in vigore dalla prossima settimana.

Sì mascherina, no coprifuoco

Torna l’obbligo della mascherina anche all’aperto e per tutti, sull’intero territorio regionale. Non è invece previsto il coprifuoco, per cui si può continuare a spostarsi regolarmente anche nelle ore notturne.

Spostamenti tra Comuni e Regioni

Non sono previste limitazioni: si potrà continuare a uscire liberamente dal proprio Comune così come dalla Regione. L’unica restrizione riguarda chi entra in Italia dall’estero: i non vaccinati in arrivo da uno Stato europeo dovranno fare cinque giorni di quarantena, mentre ai vaccinati basterà un tampone negativo per circolare liberamente. Per gli Stati extraeuropei la quarantena sale a dieci giorni.

Bar e ristoranti

Nessuna limitazione di orario: con le nuove regole le eventuali chiusure scatterebbero solo al passaggio in zona rossa. Restano in vigore i comportamenti da seguire legati all’introduzione del Super Green Pass, che fino al 15 gennaio dispone l’obbligo di accesso ai tavoli al chiuso solo per chi è vaccinato o è guarito dal Covid. Con il green pass rafforzato si potrà inoltre occupare il tavolo senza più il limite numerico delle 4 persone al massimo.

Parrucchieri e centri estetici

Anche qui nessuna variazione di rilievo. Queste attività restano aperte senza limitazioni per i clienti. L’obbligo di green pass “base” (anche solo con tampone negativo) vale per i soli dipendenti e operatori.

Negozi e centri commerciali

In zona gialla non sono previste chiusure. Tutti i negozi e le attività restano aperte, anche quelli nei centri commerciali e nel fine settimana. Come sopra, è consentito l’accesso ai clienti senza limitazioni (nel rispetto naturalmente delle prescrizioni base come distanziamento, mascherina e igienizzazione delle mani), mentre è fatto obbligo a tutti i dipendenti e gli operatori di avere il super green pass o il green pass base da tampone negativo.

Stato di emergenza e green pass sul lavoro, proroga al marzo

Il governo ha inoltre disposto la proroga dello stato di emergenza fino al 31 marzo prossimo. Questo fa scattare in automatico due conseguenze importanti:

  • l’estensione fino alla stessa data della validità del Super Green Pass con le stesse regole
  • l’estensione fino alla stessa data delle regole sul green pass base per l’accesso ai luoghi di lavoro, con assenza ingiustificata per i lavoratori sprovvisti.

Aziende, avanti coi controlli

Per le aziende il secondo punto significa dover proseguire con gli adempimenti che sono entrati in vigore dal 15 ottobre, ovvero:

  • definire le modalità operative per l’organizzazione delle verifiche
  • individuare con atto formale i soggetti incaricati all’accertamento del rispetto degli obblighi
  • provvedere alla scelta del dispositivo o dei dispositivi munito/i della App per procedere alle verifiche
  • verificare il rispetto delle prescrizioni previste dalla legge
  • gestire l’assenza ingiustificata del lavoratore
  • provvedere all’eventuale applicazione di sanzioni disciplinari.

Tutte le informazioni e i modelli della modulistica da predisporre sono scaricabili da qui.

Smart working e congedo parentale

Con l’estensione dello stato di emergenza viene prorogato anche lo smart working semplificato, cioè la misura che dà la possibilità di avviare o proseguire il lavoro da remoto anche in assenza di un accordo individuale. Sempre fino al 31 marzo viene prorogato il congedo parentale straordinario per i lavoratori dipendenti con figli minori di 14 anni e di età compresa fra 14 e 16 anni, con figli disabili e per i lavoratori autonomi con figli minori di 14 anni.

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