Tatuaggi e inchiostri a rischio, i chiarimenti dell’Istituto Superiore di Sanità
L’onere della regolarità spetta ai fabbricanti, ma il tatuatore dovrà informarsi bene sui prodotti che sceglie e fornire rassicurazioni al cliente.
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Tatuaggi e inchiostri pericolosi per la pelle, a seguito delle precisazioni del Ministero della Salute anche dall’Istituto Superiore di Sanità arrivano importanti chiarimenti. Dopo l’entrata in vigore del Regolamento (UE) 2020/2081 che ha modificato il Regolamento REACH n. 1907/2006 le restrizioni imposte su alcune delle sostanze contenute negli inchiostri colorati avevano infatti suscitato diverse perplessità e dubbi tra i clienti e le stesse imprese di settore.

La nota provvede finalmente a fare chiarezza, chiarendo diversi aspetti che riguardano l’applicazione del nuovo regolamento. Vediamo i passaggi più importanti.

 

Garanzia di sicurezza, l’onere spetta al fabbricante

Il primo aspetto importante riguarda la garanzia di sicurezza di inchiostri e trucchi permanenti. Sarà infatti obbligo del fabbricante attestare la presenza di sole componenti non tossiche, da certificare mediante l’apposizione sulle confezioni della dicitura “Miscela per tatuaggi o trucco permanente”.

Il Ministero precisa infatti che il percorso per l’adozione del regolamento è stato condotto in sinergia con le aziende chimiche e i produttori del comparto, consapevoli di doversi adeguare entro i termini previsti dalla normativa certificando i propri prodotti e indicandolo con apposite etichette.

 

Cosa devono fare le imprese

 

Il tatuatore ha quindi un unico onere: in fase d’acquisto dovrà accertarsi che l’etichetta con questa dicitura sia presente sul prodotto. Prima di utilizzarla, dovrà inoltre fornire al cliente tutte le informazioni dettagliate presenti sull’imballaggio della miscela. Il rischio infatti è che tali miscele contengano sostanze cancerogene, mutagene, tossiche per la riproduzione, sensibilizzanti per la cute, corrosive e irritanti, oltreché alcune sostanze già vietate nei cosmetici.

Informazioni che devono comparire sull’etichetta

Le etichette delle miscele destinate alle pratiche di tatuaggio devono riportare le seguenti informazioni in lingua italiana:

  1. La dicitura “miscela per tatuaggi o trucco permanente”
  2. Un numero di riferimento unico per l’identificazione del lotto
  3. L’elenco degli ingredienti conforme alla nomenclatura stabilita dal Regolamento europeo n.1223/2009
  4. La dicitura “regolatore del PH”
  5. La dicitura “contiene nichel. Può provocare reazioni allergiche” o “contiene cromo VI. Può provocare reazioni allergiche”
  6. Le istruzioni per l’uso in sicurezza

 

Chi ha vecchi inchiostri in magazzino cosa deve fare?

 

Chi ha ancora vecchi inchiostri “irregolari” in magazzino perché magari acquistati in stock dovrà evitare di utilizzarli, salvo per i coloranti Pigment Blue e Pigment Green per i quali vige la deroga fino al 4 gennaio 2023.

Il Ministero invita inoltre le imprese a fare attenzione, perché in questa fase è possibile che qualche produttore possa attivare azioni commerciali su prodotti non etichettati promuovendoli con forti sconti.

 

L’invito è a selezionare tra i propri fornitori chi si è correttamente adeguato alla normativa, pretendendo l’acquisto di miscele correttamente etichettate e valutando un eventuale accordo per lo smaltimento di miscele fuori mercato ancora in magazzino, dato che la responsabilità dell’acquisto può considerarsi del produttore stesso, da tempo informato sui nuovi obblighi.

 

Controlli e sanzioni

I controlli sulle miscele per tatuaggio saranno effettuati dalla Rete dei laboratori ufficiali di controllo sulla base di uno specifico Piano Nazionale di Controllo predisposto dalle Autorità Regionali, Pubblica Amministrazione e Ministero della Salute. Il Ministero può inoltre attivare ulteriori controlli con il Comando dei Carabinieri per la tutela della salute (NAS) ed eventualmente altri organi di controllo anche a seguito di specifiche segnalazioni, comprese le segnalazioni dei centri anti veleni nell’eventualità di eventi avversi correlati all’utilizzo di uno specifico prodotto. Il mancato rispetto del regolamento può comportare l’applicazione di sanzioni amministrative e penali non solo per i produttori, importatori o fornitori ma anche per gli utilizzatori finali (ossia i tatuatori). 

Foto Unsplash

 

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