Via l’obbligo di mascherine all’aperto, tranne in caso di assembramenti. È la principale novità che vale dall’11 febbraio, e che apre la strada un graduale ritorno alla normalità fino al termine dello stato di emergenza attualmente fissato al 31 marzo. La disposizione è contenuta nella nuova ordinanza del Ministero della Salute già pubblicata in Gazzetta Ufficiale.
La mascherina dovrà comunque essere sempre condotta con sé, e indossata ancora in tutti i luoghi al chiuso diversi dalla propria abitazione come per esempio sul luogo di lavoro. Ma in ogni caso è già un primo segnale positivo sul percorso intrapreso verso l’allentamento delle misure, di pari passo alla discesa imboccata dalla curva dei contagi.
Super Green pass al lavoro per over 50
Dal 15 febbraio scatta però un’altra delle misure di sicurezza contenute nel decreto del 7 gennaio: l’obbligo per tutti i lavoratori over 50 di accedere al luogo di lavoro con Super Green Pass (quello cioè che si ottiene solo a seguito di vaccinazione o guarigione). In caso di violazioni sono previste multe da 600 a 1500 euro.
Per over 50 si considerano persone che hanno compiuto 50 anni o li compiranno entro il 15 giugno 2022.
I controlli a carico del datore di lavoro
Il compito di verificare il possesso della certificazione rafforzata spetta al datore di lavoro com’era già fino a oggi con il base. Il controllo vale anche per tutti coloro che accedono nelle strutture per svolgere la propria attività lavorativa (come i fornitori esterni), che a loro volta dovranno però essere stati controllati anche dal proprio titolare.
Riassumiamo qui di seguito invece le misure ancora valide per il mondo produttivo, in particolare connesse all’obbligo di green pass e super green pass (in aggiornamento).
Carrozzerie, gommisti e centri di revisione
Il Governo risponde a CNA con un importante chiarimento che interessa le attività di autoriparazione, i centri di revisione, gommisti e carrozzerie.
Per questa categoria di imprese infatti non è previsto l’obbligo di richiedere il green pass base, che vale per tutte le altre attività commerciali non essenziali. Tale obbligo scatta soltanto se all’interno della stessa attività è presente anche uno spazio commerciale per esempio per la rivendita di ricambi e accessori.
Negozi e servizi pubblici
L’obbligo del base dall’1 febbraio è in vigore anche per accedere a negozi e attività commerciali (esclusi i servizi essenziali) ma anche servizi postali, bancari, finanziari o per qualunque ufficio pubblico.
Parrucchieri ed estetisti, il Base dal 20 gennaio
Chi ha scelto di non vaccinarsi preferendo la soluzione dei tamponi già dal 20 gennaio ha l’obbligo di esibire almeno il Green Pass base da tampone negativo per accedere ai servizi di parrucchieri, barbieri ed estetisti.
Super Green Pass al lavoro
Entro il 31 gennaio i lavoratori pubblici e privati, gli imprenditori e i professionisti dai 50 anni in su dovranno aver effettuato almeno la prima dose di vaccino, per poter essere in regola con l’obbligo di Super Green Pass sul luogo di lavoro che scatta dal 15 febbraio. L’attivazione infatti è attiva dal quindicesimo giorno successivo alla somministrazione.
Niente ristoranti e bar all’aperto
Chi non ha il Super Green Pass dovrà rinunciare definitivamente a pranzi e cene al ristorante, e alle consumazioni al bar: sarà infatti necessaria la certificazione anche per mangiare e bere all’aperto o al banco. I non vaccinati potranno accedere ai locali solo per l’acquisto di prodotti da asporto, che non potranno essere consumati nelle immediate vicinanze dell’attività di vendita.
Off limits anche fiere, feste e cerimonie
La certificazione verde diventa requisito indispensabile anche per partecipare a fiere ed eventi, ma anche ai banchetti e alle feste per cerimonie religiosi o civili. Il divieto di accesso ai non vaccinati è esteso anche a centri congressi, alberghi e strutture ricettive in generale.
Trasporto pubblico
Il Super Green Pass sarà requisito indispensabile anche per salire su treni, bus, metro, taxi e in generale su tutti i mezzi di trasporto pubblico sia nazionale che locale. Resta in vigore inoltre l’obbligo per il passeggero di indossare una mascherina di categoria Ffp2.
Attività fisica e impianti sportivi
Senza Super Green Pass vietato l’accesso a piscine all’aperto e al chiuso, palestre, centri benessere e centri termali. E niente sport di squadra, anche all’aperto. I non vaccinati potranno praticare attività fisica liberamente soltanto a livello individuale.
Super Green Pass e Green Pass Base
Vale la pena ricordare ancora una volta le differenze tra il Green Pass base e il Super Green Pass, detto Green Pass rafforzato.
- Il base, obbligatorio fino a oggi per andare al lavoro, è la misura di sicurezza minima riconosciuta anche a chi, scegliendo di non vaccinarsi, dimostra il proprio stato di salute mediante un test molecolare nelle ultime 72 ore o antigenico rapido nelle 48 ore precedenti con esito negativo.
- Il Super Green Pass è invece riconosciuto soltanto a chi ha effettuato almeno una dose di vaccinazione entro gli ultimi 6 mesi o è guarito dal Covid nello stesso periodo di tempo. A ogni nuova dose di vaccino il certificato si rinnova estendendo la propria validità.
Libero accesso per i servizi essenziali
Resteranno aperti e accessibili anche senza Green Pass Base tutti i servizi considerati di livello essenziale e primario, come alimentari, farmacie, strutture mediche e sanitarie.
Obbligo di vaccino per over 50
Dall’8 gennaio il Decreto ha previsto inoltre l’obbligo di vaccino per tutti gli over 50 italiani e stranieri residenti in Italia che compiano il 50esimo anno di età entro il 15 giugno 2022. Dall’1 febbraio chi non è in regola in caso di controllo incorrerà in una sanzione di 100 euro.
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