Redditi e investimenti esteri omessi? Occhio alle sanzioni! Sì perché, proprio in questi giorni, l’Agenzia delle Entrate sta recapitando le lettere per sollecitare l'adempimento per l'anno 2017. Ma per non incorrere in sanzioni, conviene regolarizzare anche le annualità successive, 2018 e 2019.
E attenzione, perché gli importi non dichiarati nella presentazione del quadro RW rischiano di costare caro: le sanzioni variano infatti dal 3% al 15% dell'importo non dichiarato, e dal 6% al 30% se le attività estere di natura finanziaria o gli investimenti sono detenuti in Paradisi fiscali (come previsto dal DL 167/90).
Se la presentazione del quadro RW avviene in ritardo (o con errori), ma entro i 90 giorni dal termine di chiusura delle presentazioni delle dichiarazioni dei redditi, ovvero 30 novembre 2020, si potrà invece beneficiare della sanzione fissa di 258 euro.
Ma cos’è il “quadro RW”? È la sezione del modello redditi che registra gli investimenti patrimoniali e finanziari esteri detenuti da persone fisiche residenti in Italia.
Il quadro RW serve inoltre per determinare le due relative imposte patrimoniali:
Questo significa che l’RW va compilato anche da parte dei cittadini stranieri che risiedono e lavorano nel nostro Paese.
Una buona notizia, però c’è: fare il ravvedimento operoso sui redditi del 2019 conviene, soprattutto se effettuato entro il 1° marzo 2021. Chi infatti decide di sanare spontaneamente le irregolarità, potrà usufruire della possibilità di versare le sanzioni in misura ridotta:
Gli esperti CNA sono a disposizione dei contribuenti, per fornire assistenza qualificata e supporto nelle procedure per il ravvedimento operoso, grazie alle quali è possibile approfittare delle riduzioni delle sanzioni, entro i termini previsti.
Contattaci alla mail tributario@cnavenetovest.it o chiamaci allo 0444 569 900 (Area Societario e Tributario).
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