Polizze catastrofali imprese, arriva al fotofinish il dietro front da parte del Consiglio dei Ministri. Nelle scorse ore è stato infatti ufficializzzato il via libera alla proroga, richiesta a gran voce da CNA, alla disposizione che entro il 31 marzo imponeva l’obbligo – indistintamente per tutte le imprese con sede in Italia – di stipulare un’assicurazione contro i danni derivanti da calamità naturali ed eventi imprevedibili.
Il nuovo termine viene differito a seconda della categoria d’impresa:
- dal 1 ottobre 2025 per le medie imprese
- dal 1 gennaio 2026 per le piccole e micro imprese.
Resta valida la scadenza del 1 aprile per le grandi imprese, pur riconoscendo altri 90 giorni di tolleranza in caso di inadempimento.
Polizze catastrofali imprese, quali beni devono essere assicurati?
La polizza deve riguardare i beni iscritti nel bilancio d’impresa, in particolare quelli indicati all’articolo 2424 del Codice Civile, ovvero:
- Terreni e fabbricati
- Impianti e macchinari
- Attrezzature industriali e commerciali
Come funziona l’obbligo
Tutte le imprese con sede in Italia, indipendentemente da struttura o dimensione, devono dotarsi di un’assicurazione contro i danni causati da calamità naturali ed eventi straordinari, come terremoti, inondazioni, frane e alluvioni. La polizza deve coprire i danni diretti a fabbricati, impianti, macchinari, attrezzature e terreni, con le compagnie assicurative obbligate a risarcire subito il 30% dei danni per accelerare la ripartenza delle attività.
Cosa succede a chi non si adegua
Al momento non sono previste sanzioni per chi non si adegua, ma ci sono comunque due aspetti da tenere in considerazione in caso di mancato adempimento:
- al verificarsi di un effettivo evento calamitoso, l’azienda non in regola potrebbe essere esclusa o penalizzata dall’assegnazione di contributi pubblici integrativi
- le imprese inadempienti potrebbero essere automaticamente escluse da qualsiasi bando o incentivo pubblico.
Finalmente una decisione in nome del buon senso. Come CNA valutiamo molto positivamente il provvedimento del consiglio dei ministri, grazie all’impegno del Presidente del Consiglio, di prorogare a gennaio del 2026 l’entrata in vigore dell’obbligo di assicurazione contro gli eventi catastrofali per le piccole imprese. Il governo ha accolto le ripetute richieste della Confederazione e di tutto il sistema produttivo di spostare in avanti l’obbligo a causa dei molti elementi di incertezza. La proroga a gennaio è senza dubbio adeguata per sciogliere una serie di nodi interpretativi, fissare criteri e requisiti standard dei contratti, realizzare il portale Ivass che consenta alle imprese di confrontare le offerte e scegliere in modo consapevole.
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