Si chiama “Piano Transizione 4.0: una nuova politica industriale” e rappresenta il primo mattone su cui si fonda il Recovery Fund italiano. Un progetto che riprende la direzione del precedente “Piano Nazionale Impresa 4.0”, avviato nel 2017, rimodulando e rafforzando di fatto i contributi e le misure a favore delle imprese e prolungando l’efficacia degli interventi fino al 2023.
Un totale di circa 24 miliardi di euro, per una misura che diventa strutturale e che vede il potenziamento di tutte le aliquote di detrazione e un importante anticipo dei tempi di fruizione.
Le principali novità
In particolare, il nuovo Piano Transizione 4.0 prevede:
- la revisione delle agevolazioni in un’ottica pluriennale
- l’individuazione del credito di imposta come principale strumento per accedere agli incentivi
- l’anticipazione e la riduzione della compensazione con maggiore vantaggio fiscale nell’anno
- la maggiorazione dei tetti e delle aliquote per i beni materiali, immateriali e 4.0
- nuovi incentivi in Ricerca & Sviluppo, Innovazione, Design e Green
- un Credito dedicato alla Formazione 4.0
- una maggiore attenzione alle competenze, all’innovazione, agli investimenti green, al sostegno del design e delle ideazioni estetiche nei settori chiave del Made in Italy
- l’ampliamento della platea dei beneficiari delle agevolazioni, con attenzione alle imprese più piccole.
Una spinta all’innovazione tecnologica
Gli incentivi previsti puntano ad accompagnare la trasformazione tecnologica delle imprese, e si articolano in questa maniera:
- credito di imposta su beni strumentali tradizionali, materiali e immateriali, non legati a processi 4.0
- credito di imposta su beni strumentali, materiali e immateriali, 4.0 (interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura)
- credito di imposta in ricerca & sviluppo, innovazione e design
- credito di imposta in formazione 4.0
Nuova durata delle misure
Le nuove disposizioni del Piano Transizione 4.0 prevedono diverse tempistiche:
- i nuovi crediti d’imposta sono previsti per 2 anni;
- la decorrenza della misura è anticipata al 16 novembre 2020;
- è confermata la possibilità, per i contratti di acquisto dei beni strumentali definiti entro il 31/12/2022, di beneficiare del credito con il solo versamento di un acconto pari ad almeno il 20% dell’importo e consegna dei beni nei 6 mesi successivi (quindi, entro giugno 2023).
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Gli esperti del Digital Innovation Hub di CNA Veneto Ovest sono a disposizione delle imprese, per rispondere a tutte le domande relative al nuovo “Piano” e per accompagnarle nella realizzazione dei progetti di investimento.
Con i consulenti di CNA Academy, supportiamo inoltre tutte le attività che intendono investire in “formazione 4.0”, affiancandole nella programmazione e nella realizzazione degli interventi formativi in azienda.