In vista del Dpcm di prossima emanazione CNA lancia la mobilitazione a sostegno del settore Benessere, e con le altre associazioni datoriali dell’artigianato apre una petizione nazionale affinchĂ© la riapertura delle imprese in zona rossa possa arrestare il dilagare dell’abusivismo. La chiusura delle attivitĂ legali infatti sta incentivando il lavoro a domicilio da parte di soggetti che si improvvisano parrucchieri ed estetisti ma non ne posseggono i requisiti professionali e non rispettano le norme di sicurezza per poter svolgere l’attivitĂ nĂ© tantomeno i protocolli anti Covid adottati dal Governo, contribuendo in tal modo alla diffusione del virus.Â
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«La chiusura in zona rossa è ingiustificata – osserva Michela Splendore, Presidente Acconciatori CNA Veneto Ovest –: il nostro settore, a tutela di clienti e dipendenti, si è dotato di tutte le garanzie necessarie a riaprire nella massima sicurezza, e non è un caso che saloni di acconciatura e centri estetici, in questi mesi, non abbiano mai rappresentato fonte di contagio».Â
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«Vogliamo dialogare con il Governo con un’unica voce – aggiunge Valeria Cazzola, Presidente Estetica e Tattoo CNA Veneto Ovest e Presidente regionale di categoria – chiedendo di eliminare nel nuovo decreto il divieto di apertura nelle zone rosse. Questo senza ulteriori discriminazioni come le chiusure dei soli centri estetici previsti dai decreti precedenti, e senza quelle formule di dubbia interpretazione sulla libertĂ di spostamento, che ancora oggi stanno generando confusione».Â
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Un impegno in particolare, secondo CNA, indispensabile nella lotta alla pratica abusiva della professione, senza controlli nĂ© di tipo igienico nĂ© di tipo fiscale. Tutto questo mentre le imprese rispettose delle regole faticano a resistere al perdurare delle restrizioni. Tra le richieste di CNA anche una definizione puntuale del piano vaccinazioni rispetto alle categorie economiche non essenziali, al fine di affrontare i tempi previsti con un approccio calibrato rispetto ai tempi di attesa.Â
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La petizione per le riaperture è stata caricata sulla piattaforma change.org e in poche ore ha già  raggiunto l’85% delle attese a livello nazionale.