Edilizia, rinnovato il contratto collettivo regionale
Incentivi per assunzioni di giovani, sostegno agli investimenti, pari opportunità. Sono le linee guida del nuovo accordo che vale fino al 2023.

Christian Frassoni

Responsabile Lavoro e Capitale Umano

nuovo contratto regionale edilizia CNA

Incentivi per le assunzioni di giovani e sostegno agli investimenti. Sono le principali linee guida con cui è stato rinnovato negli scorsi giorni il contratto regionale del settore edile. L’accordo, che vede CNA tra i promotori assieme alle altre associazioni datoriali, è arrivato dopo una lunga trattativa e rimarrà in vigore fino al 2023.

Nuovo contratto regionale edilizia, un occhio alle pari opportunità

Il nuovo contratto va a rivedere numerosi aspetti sia di natura normativa che economia. Il primo ambito di intervento è stato l’aggiornamento e l’armonizzazione della parte normativa generale con l’introduzione di un articolo specifico per il rispetto delle pari opportunità sul posto di lavoro. L’obiettivo è arrivare a un’attività di analisi sul comparto, proponendo iniziative mirate a sostegno dell’inclusione professionale.

Aspetti economici

Altra novità importante, riguarda proprio la parte economica con l’introduzione dell’Elemento Variabile della Retribuzione (E.V.R.). Proprio grazie a questo strumento la parte economica prevista in aumento è determinata alla luce della forte positività degli indicatori economici regionali del settore, in particolare trainata dal permanere dei bonus edilizi. E quindi l’aumento del costo del lavoro avviene in concomitanza di una congiuntura economica favorevole per le imprese del settore. L’analisi dei dati 2021 di andamento del comparto ha registrato valori positivi sui parametri individuati e, pertanto, per il 2022 le lavoratrici e i lavoratori percepiranno mensilmente in busta paga l’elemento variabile della retribuzione a partire dalla mensilità di marzo 2022 e fino a quella di febbraio 2023.

L’aumento mensile a favore dei dipendenti oscillerà da un minimo di € 35,81 per il 1° livello, a un massimo di € 72,19 per il 7° livello. Inoltre, è stato introdotto anche per il settore artigiano edile il premio di risultato aziendale. Nel concreto, è stata prevista una procedura per la quale, le imprese che vogliono distinguersi possono prevedere parametri organizzativi o di risultato, raggiunti i quali erogare premi al personale dipendente.

Incentivi alle imprese e ai dipendenti

Per le imprese sono stati introdotti incentivi a fronte di assunzioni di giovani e sostegno per investimenti a fronte di impegni di spesa per acquisto di macchinari e infrastrutture con una maggiore premialità nel caso di interventi a favore della sicurezza in cantiere.

Per i dipendenti, sono state notevolmente incrementate e migliorate le prestazioni di Edilcassa Veneto a loro favore. Sono stati infine adeguati i parametri economici, fermi al CCRL del 2008 e del 2014, in ordine alla mensa, al trasporto e alla trasferta.

Per CNA Edilizia le migliorie ed innovazioni apportate con il rinnovo del contratto contribuiscono a qualificare ulteriormente il settore, introducendo nuovi istituti e prestazioni che possono sostenere le imprese in questa fase di sviluppo e transizione del settore. Viene confermata ancora una volta la capacità del Veneto di riuscire ad individuare soluzioni innovative per una delle filiere trainanti l’economia della nostra regione.

Foto Freepik

Christian Frassoni

Responsabile Lavoro e Capitale Umano

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