Per i mestieri del comparto Edilizia arriva il nuovo contratto collettivo nazionale. L’accordo è stato siglato tra CNA, le associazioni datoriali e le parti sindacali all’inizio del mese di maggio, e dopo il recepimento da parte degli organi sul territorio si considera ufficialmente attivo.Â
Il contratto interessa tutte le imprese (artigiane e pmi) del settore edile e avrĂ validitĂ fino al 30 settembre 2024, rinnovandosi automaticamente per 3 anni se non disdettato da una delle Parti con lettera raccomandata AR almeno 6 mesi prima della scadenza.
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Aumenti retributiviÂ
Il contratto prevede due aumenti a scaglioni, sintetizzabili come segue (parametro di riferimento 1° livello, operaio comune)
- 1 maggio 2022: 52 euroÂ
- 1 luglio 2023: 40 euroÂ
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Contratti a tempo determinatoÂ
Il nuovo contratto nazionale regolamenta ulteriori causali oltre a quelle di legge per poter stipulare accordi a termine con della durata superiore a 12 mesi. Queste le condizioni:Â
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– avvio di nuovo cantiere;Â Â
– proroga dei termini di un appalto;Â Â
– avvio di specifiche attivitĂ edile o fase lavorativa non precedentemente programmata;Â Â
– assunzione di giovani fino a 29 anni e lavoratori con etĂ superiore a 45 anni;Â Â
– assunzione di disoccupati e inoccupati da almeno sei mesi;Â Â
– assunzione di cassaintegratiÂ
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Il nuovo contratto a termine stipulato ricorrendo a queste causali può superare i 12 ma non i 24 mesi, e deve essere firmato entro il 30 settembre 2022.Â
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I nuovi termini per il preavviso  Â
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Il nuovo contratto nazionale dell’edilizia dispone inoltre dei nuovi termini per il preavviso di licenziamento o dimissioni degli operai. I termini passanoÂ
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- Da 7 giorni di calendario a 7 giorni lavorativi: operai con anzianitĂ inferiore ai 3 anniÂ
- Da 10 giorni di calendario a 10 giorni lavorativi: operai con anzianitĂ da 3 anni in suÂ
Elemento variabile di retribuzioneÂ
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Per quanto riguarda l’Evr, ossia l’elemento variabile in base all’andamento congiunturale ed ai risultati delle singole aziende, il contratto collettivo andrĂ a disciplinarlo in modo piĂą mirato, per considerarlo detassabile, non erogarlo o erogarlo in misura minore in base alla specifica realtĂ aziendale. Â
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Come previsto dalla normativa, a livello veneto le parti si sono impegnate a incontrarsi entro febbraio 2023 per adeguarlo sulla base degli indicatori di territorio.Â
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Contrasto al sottoinquadramentoÂ
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Previsto un sistema premiale per le imprese virtuose che non ricorrono a meccanismi di sottoinquadramento dei lavoratori Â
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Sicurezza e FormazioneÂ
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Viene dato maggior valore alla sicurezza, alla professionalitĂ degli addetti, alla formazione introducendo la nuova figura del “Mastro Formatore Artigiano”.Â
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Orario di lavoroÂ
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Prevista la possibilitĂ in determinati casi di adottare un regime di orario di lavoro per esigenze temporanee specifiche dell’impresa, da comunicare preventivamente alle parti sociali del territorio. Â