Settore Comunicazione, nuovo contratto collettivo nazionale
Aumenti salariali, flessibilità nei contratti a termine , bilateralità e apprendistato: le nuove regole al via da oggi.

Christian Frassoni

Responsabile Lavoro e Capitale Umano

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Imprese della comunicazione, arriva il nuovo Contratto Collettivo nazionale. L’accordo di rinnovo è stato ufficializzato nelle scorse settimane tra CNA e le altre parti sociali: il nuovo contratto andrà a sostituire il precedente scaduto il 31 dicembre 2018, e avrà validità fino a tutto il 2022.

La normativa si applicherà alle attività artigiane e alle piccole e medie imprese di tutti i settori del comparto: agenzie digitali e di comunicazione, imprese dell’editoria ma anche realtà che offrono servizi video e fotografie. Oltre a definire i livelli di incremento salariale, gli interventi inseriti puntano a rendere più flessibili i canali di ingresso nel mondo del lavoro aumentando le causali per il ricorso al contratto a tempo determinato. Tra le novità anche il recepimento delle disposizioni in materia di bilateralità.

Incrementi retributivi

DITTE ARTIGIANE – importi calcolati sul livello 4

  • 1° giugno 2022: 28 euro
  • 1° dicembre 2022: 50 euro

PICCOLE E MEDIE IMPRESE – importi calcolati sul livello 4

  • 1° giugno 2022: 30 euro
  • 1° dicembre 2022: 50 euro

Contributo una tantum

Ai dipendenti in forza alla data del 16/5/2022 a copertura del vuoto contrattuale di 41 mesi viene riconosciuto un contributo una tantum di 155 euro per tutti i settori e livelli. Il contributo deve essere erogato in 2 rate secondo le seguenti modalità e scadenze:

  • luglio 2022: 55 euro
  • agosto 2022: 100 euro

Agli apprendisti è riconosciuto nella misura del 70% (108,50 euro) con le medesime scadenze e suddivisioni. L’importo spetta in proporzione ai mesi di durata del rapporto di lavoro nel periodo interessato, considerando mese intero la frazione di mese pari o superiore a 15 giorni.

Contratti a tempo determinato

Il nuovo Contratto Collettivo Nazionale Comunicazione conferma le novità introdotte con il precedente accordo, apportando le seguenti modifiche in tema di rapporti a tempo determinato e accesso alla professione:

Affiancamento

Il periodo di affiancamento (sia prima della sostituzione che al rientro) è pari a 120 giorni di calendario (prima era 90 giorni)

Causali aggiuntive

Il contratto regolamenta le ulteriori causali per poter stipulare un rapporto a termine di durata superiore a 12 mesi, ossia:

  • punte di più intesa attività derivate da richieste di mercato che non sia possibile evadere con il normale potenziale produttivo per la quantità o la specificità del prodotto o delle lavorazioni richieste
  • incrementi di attività produttiva, di confezionamento e di spedizione del prodotto, in risposta a commesse eccezionali o termini di consegna tassativi
  • esigenze di collocazione nel mercato di diverse tipologie di prodotto non presenti nella normale produzione
  • esigenze di professionalità e specializzazioni non presenti da quelle disponibili in relazione all’esecuzione di commesse particolari.

Il contratto a termine stipulato ricorrendo a queste causali può superare i 12 mesi ma non i 24 mesi e in ogni caso, non può essere stipulato in data successiva al 30 settembre 2022

Apprendistato professionalizzante

Il nuovo contratto in vigore da maggio abbassa di 5 punti le percentuali retributive del 3° e 4° semestre dell’anno per tutti i livelli di apprendistato professionalizzante. In caso di periodi di apprendistato per una durata di 12 mesi presso altri datori di lavoro, gli stessi potranno essere valorizzati ai fini della durata complessiva del nuovo contratto (purché non separati da periodi di superiori a 12 mesi all’interno della stessa attività).

Flessibilità orario

È aumentato il monte ore per la flessibilità in 160 ore annue (prima era 144). Per le ore eccedenti le 144 e fino a 160 è dovuta la maggiorazione del 20%.

Bilateralità

Viene recepito integralmente l’accordo interconfederale del 17 dicembre 2021 sulla bilateralità, con decorrenza dal 1° giugno 2022. La quota nazionale mensile destinata alla bilateralità dell’artigianato passerà da 7,65 a 11,65 euro

Foto Freepik

Christian Frassoni

Responsabile Lavoro e Capitale Umano

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