La patente a crediti conferma le criticità e le incertezze
In dirittura d'arrivo i decreti attuativi per la norma in vigore dal 1° ottobre. Lunedì 29 luglio in live webinar l'associazione fa il punto con le imprese.

Diego Zarantonello

Responsabile Area HSE & Sustainability

Patente a crediti edilizia CNA

Patente a crediti edilizia, ormai in dirittura d’arrivo i decreti attuativi per la nuova normativa che sarà in vigore dal 1° ottobre 2024. Nelle scorse ore è stata diffusa la bozza ufficiale già concordata con le parti sociali, e adesso si attende solo la firma da parte del ministero.

Vediamo come cambia la misura rispetto alle prime indicazioni, e quali sono gli aspetti più importanti da tenere a mente.

 

Patente a crediti, le novità nei decreti attuativi

Nel merito, i decreti stabiliscono che le nuove misure si applicano all’interno dei cantieri edili per tutte le imprese affidatarie ed esecutrici che operano sul campo (compresi i lavoratori autonomi), mentre sono escluse le attività di quanti effettuano soltanto forniture di prestazione di tipo intellettuale.

Attenzione quindi anche alle attività di pulizia post cantiere: l’eventuale impresa che ha ottenuto l’appalto dovrà a sua volta provvedere alla regolarizzazione della propria posizione.

Altra grande novità: l’azienda (che come spieghiamo più avanti al momento del rilascio della patente avrà a disposizione 30 crediti) non potrà operare con meno di 15 crediti all’attivo. In caso di infortunio mortale per colpa grave scatta la sospensione dell’attività per 12 mesi, e fino a 12 mesi invece in caso di infortunio permanente.

Lunedì 29 luglio (ore 18) segui il live webinar CNA

CNA Costruzioni Veneto e CNA Serramenti & Infissi Veneto approfondiranno il tema e faranno il punto della situazione con Riccardo Masini, responsabile nazionale CNA Costruzioni.

La partecipazione al webinar è gratuita. È richiesta la registrazione a questo link

Qualche miglioramento, ma CNA resta contraria

Secondo il Ministero la norma sarà perfezionabile anche dopo l’entrata in vigore, ma in base all’impianto definito fino a qui CNA ha confermato il giudizio complessivamente critico nei confronti della patente a crediti nel corso della riunione conclusiva del tavolo tecnico presso il Ministero del lavoro per definire il decreto attuativo della nuova normativa. La Confederazione ha ribadito che la patente a crediti non rappresenta lo strumento idoneo a qualificare le imprese e innalzare i livelli di sicurezza e tuttavia ha partecipato in modo positivo agli incontri tecnici nell’ottica di offrire contributi per migliorare l’impianto normativo a favore delle micro e piccole imprese.

Di fronte ad alcune aperture alle proposte di miglioramento avanzate da CNA, rimangono come punti più critici:

  • le procedure telematiche di rilascio della patente
  • la sospensione cautelare della patente in caso di illeciti anche solo documentali
  • il mancato coinvolgimento delle associazioni dei datori di lavoro nelle commissioni che dovranno valutare la congruità dei corsi di formazione per il recupero dei crediti decurtati.
  • I tempi strettissimi per il rilascio delle patenti a crediti, circa un milione entro la fine di settembre.

Infine l’associazione ha chiesto al Ministero del lavoro di verificare con attenzione nei prossimi mesi la concreta attuazione del provvedimento e gli effetti prodotti, assicurando la propria disponibilità a partecipare a un successivo confronto per definire misure di miglioramento dello strumento.

 

I risultati che abbiamo ottenuto

Attraverso il confronto con i rappresentanti del Ministero, CNA è già riuscita a ottenere importanti elementi migliorativi rispetto al primo impianto della norma, in particolare:

  • Autocertificazione dei requisiti

le imprese potranno autocertificare il possesso dei requisiti necessari per ottenere la patente, anziché dover produrre e consegnare la documentazione necessaria a enti terzi per la valutazione. Si potrà fare tutto in autonomia tramite il portale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.

  •  Più trasparenza sui contratti dei lavoratori

Rispetto alla disposizione iniziale, i lavoratori coinvolti in appalto o in subappalto potranno vedersi applicato un trattamento economico non inferiore rispetto a quanto stabilito dal contratto sottoscritto dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative. In estrema sintesi questa misura garantirà trasparenza e competitività alle aziende, permettendo inoltre di ridurre l’impatto del costo del lavoro.

  • Ampliamento delle casistiche per l’attribuzione di ulteriori crediti
  • Incremento dei crediti per ciascun biennio successivo al rilascio in assenza di violazioni

 

L’impatto della patente a crediti sulla normativa per la sicurezza

In generale, il primo vero impatto della patente a crediti sarà sulla precedente normativa in materia di sicurezza, dato che andrà a modificare integralmente l’articolo 27 del Testo unico sulla sicurezza sul lavoro (TUSL).

I cantieri edili saranno infatti il primo campo di applicazione delle nuove regole, che però in divenire potranno essere estese a tutte le tipologie di attività produttive.

Volendo fare una sintesi, possiamo ricordare che:

  • La patente a crediti è un documento rilasciato in formato digitale dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro, ed è attualmente destinato alle imprese della filiera dell’edilizia (e a tutte quelle che intervengono in modo stanziale nel cantiere).
  • Il principio è lo stesso della patente per l’uso dell’automobile: l’impresa (o il lavoratore autonomo) parte con 30 punti, e in caso di mancanze dal punto di vista degli adempimenti sulla sicurezza può subire decurtazioni fino alla sospensione dell’attività per 12 mesi. In caso di comportamenti virtuosi può accresce il proprio numero di crediti fino a un massimo di 100.
  • Si tratta di una misura che si propone di instaurare standard di sicurezza più elevati, sia per le imprese del settore, che per i lavoratori autonomi che operano nei cantieri, temporanei o mobili.
  • I datori di lavoro virtuosi potranno entrare nelle cosiddette Liste di conformità se in caso di accertamenti non presentano violazioni o irregolarità. A seguito dell’ingresso nella lista di conformità, i datori di lavoro non sono sottoposti a ulteriori verifiche da parte dell’Ispettorato (escluse quelle “standard” legate al rispetto dei requisiti di salute e sicurezza sul luogo di lavoro)

 

La documentazione per l’autocertificazione

Per predisporre la propria autocertificazione e ottenere la patente a crediti l’azienda deve rispettare i seguenti requisiti (e consegnare l’annessa documentazione):

  1. a) iscrizione alla Camera di Commercio;
  2. b) adempimento, da parte dei datori di lavoro, dei dirigenti, dei preposti, dei lavoratori autonomi e dei prestatori di lavoro, degli obblighi formativi previsti;
  3. c) possesso del documento unico di regolarità contributiva in corso di validità;
  4. d) possesso del documento di valutazione dei rischi, nei casi previsti dalla normativa;
  5. e) possesso della certificazione di regolarità fiscale, nei casi previsti dalla normativa vigente;
  6. f) avvenuta designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, nei casi previsti dalla normativa vigente.

Come si richiede la patente a crediti? Ti aiuta CNA

La patente a crediti, come detto, si otterrà a fronte della presentazione della documentazione richiesta tramite il portale Inl. Come arrivare preparati? Semplice, con l’aiuto di CNA.

I nostri consulenti sono a disposizione per un sopralluogo gratuito in cantiere con la redazione di un primo rapporto di interventi, e tu potrai richiedere anche un check-up completo della tua documentazione.

Diego Zarantonello

Responsabile Area HSE & Sustainability

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