A meno di un mese dall’entra in vigore della nuova normativa della patente a crediti per operare nei cantieri edili, le imprese vicentine e veronesi interessate guardano con apprensione alla scadenza del 1° ottobre, data entro la quale dovranno regolarizzare la propria posizione. Ad oggi infatti non è ancora stato pubblicato in via definitiva il decreto attuativo, la cui bozza è stata oggetto di un parere nelle scorse ore da parte del Consiglio di Stato, che ha rilevato mancanza di discrezionalità sulla sospensione obbligatoria e tempi troppo stretti per l’entrata in vigore.
Ma è soprattutto la latitanza nel lancio del portale telematico a creare più preoccupazione. La procedura infatti prevede la possibilità di caricare in autonomia la documentazione richiesta per l’ottenimento della patente, attraverso una piattaforma ad oggi non ancora messa a disposizione delle aziende.
E questo è un doppio problema: da un lato perché ad oggi le imprese non hanno avuto la possibilità di familiarizzare con il portale e di studiarne le procedure, e dall’altro perché più passa il tempo più si fa concreto il rischio di un imbuto, con tutte le imprese interessate costrette a sovraccaricare il sistema nelle ultimissime ore prima dell’entrata in vigore della patente.
Stasera l’associazione farà il punto in un webinar gratuito rivolto a tutti i professionisti della filiera coinvolti, cercando di fare luce allo stato attuale su tutti i punti previsti dalla bozza del decreto attuativo diffusa dal Ministero del Lavoro. Le novità impatteranno per oltre 11.000 imprese vicentine della filiera casa (il 15% del totale imprese in provincia, di cui il 74% artigiane) e 13.400 imprese veronesi (14,3% del totale, di cui il 69% artigiane).
Come abbiamo già ribadito più volte un altro punto cruciale su cui bisogna concentrarsi riguarda il perimetro elle imprese coinvolte, che va ben oltre i tradizionali operatori edili. La normativa impone infatti l’obbligo della patente a tutti coloro che operano all’interno del cantiere, quindi anche a posatori, serramentisti, impiantisti e perfino alle aziende di pulizia impegnate nelle operazioni post-lavori. Lo stesso discorso vale per gli artigiani che oltre a produrre componenti offrono anche il servizio di installazione. Per questo, è essenziale che tutte le imprese comprendano appieno la portata di questo cambiamento.