Tra il 6 e il 9 giugno 2024 i cittadini dei 27 Paesi dell’Unione europea saranno chiamati, per la decima volta dal 1979, a eleggere i 720 membri del Parlamento Europeo per il quinquennio 2024-2029. Per prepararsi a questo importante appuntamento, oggi, venerdì 17 maggio 2024, CNA Nordest – Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige – ha incontrato i candidati al Parlamento europeo della circoscrizione Nord Orientale a Verona (Villa Brasavola de Massa). Nell’occasione è stato presentato il Manifesto per le elezioni del Parlamento europeo, documento redatto dalla Confederazione, contenente aspirazioni, richieste e proposte degli artigiani e degli imprenditori delle piccole e medie imprese italiane.
All’evento sono intervenuti i candidati al Parlamento europeo della circoscrizione Nord orientale Ugo Biggeri– Movimento 5 Stelle; Anna Maria Cisint – Lega; Gabriella Chiellino – Stati Uniti d’Europa; Herbert Dorfmann – Südtiroler VolksPartei; Cristina Guarda – Alleanza Verdi e Sinistra; Alessandra Moretti – Partito Democratico; Umberto Costantini – Azione; Daniele Polato – Fratelli d’Italia; Flavio Tosi – Forza Italia.
Perché un incontro a Verona
CNA ha scelto di organizzare il grande evento a Verona per portare ai candidati delle tre regioni locomotiva nel Nordest le istanze delle attività artigiane e delle piccole imprese locali. Un appuntamento di straordinaria rilevanza, perché – oltre ad anticipare gli incontri nazionali, che il 21 e il 22 maggio vedranno i vertici CNA dialogare con Antonio Tajani, Giuseppe Conte, Carlo Calenda, Matteo Salvini, Elly Schlein, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, Riccardo Magi oltre alla conferma da parte di FDI- per la prima volta la rappresentanza di questo tessuto produttivo si presenta alla politica europea facendo sistema con una prospettiva di area vasta, svincolata da chiuse logiche di campanile provinciali o regionali. Attraverso questo passaggio le tre regioni hanno avuto l’opportunità di gettare le basi di un nuovo ecosistema produttivo, riconoscibile in chiave comunitaria come “estensione naturale” della Lombardia e quindi tra i quattro grandi motori industriali dell’Europa, assieme a Alvernia-Rodano-Alpi, Baden-Württemberg e Catalogna.
Su indicazione di CNA Veneto Ovest (la territoriale CNA che opera nelle province di Vicenza e Verona) è stata individuata Verona come città ospitante dell’incontro proprio per la sua posizione, baricentrica in termini di massa imprenditoriale e produttiva, ma anche geograficamente orientata al modello di sviluppo proposto dalla vicina Lombardia, nonché proiettata già ai mercati d’oltre confine lungo l’asse del Brennero.
Attraverso la territoriale CNA Veneto Ovest, inoltre, la città scaligera sta già sperimentando un primo processo di integrazione con il tessuto della piccola e media impresa espresso dalla confinante provincia di Vicenza (le due provinciali dal 2019 sono accorpate nella stessa area), in un modello di “capitale economica orizzontale” utile a moltiplicare opportunità e relazioni all’interno della community di artigiani e imprese CNA.
Due i fronti che si profilano. Da un lato l’Unione Europea che deve affrontare sfide importanti: la riduzione delle emissioni del gas serra del 50 percento entro il 2030 e la “Twin transition” digitale ed ambientale. Nell’ultima legislatura, l’Europa è stata chiamata a fronteggiare varie tensioni internazionali e l’attualità mostra come sia particolarmente necessaria una politica energetica comune, di investimenti basati su un nuovo modello economico e su una legislazione veramente a misura di PMI – che ricoprono un ruolo fondamentale nel contesto economico del Paese e che non devono essere lasciate indietro dall’Europa – in grado di facilitarne la nascita, la crescita e la continuità delle attività produttive. Per raggiungere questi due obiettivi è essenziale che l’Europa possa offrire anziché imposizioni, un accompagnamento attivo rispettoso delle specificità del territorio sostenendo economicamente le imprese nel loro percorso verso una maggiore sostenibilità e competitività.
E dall’altro versante il Nordest che da decenni rappresenta un’area competitiva sia per la sua posizione strategica che gli permette di essere un crocevia verso le economie di confine – anche grazie allo snodo del Brennero –, sia per la rete di imprese presenti sul territorio, e che per questo deve giocare un ruolo centrale nelle decisioni europee. È imperativo quindi che il ‘blocco’ del Nordest lavori in modo coeso trascendendo le differenze politiche per capitalizzare appieno su queste potenzialità e contribuire al successo dell’Europa nel panorama globale. Da qui nascono le aree tematiche all’interno delle quali si articolano le proposte presentate da CNA Nordest stamani ai candidati: l’accompagnamento delle PMI nelle transizioni green e digitale; il completamento del Mercato Unico; la redazione di una nuova politica industriale europea; l’integrazione globale nei rapporti con i Paesi membri; un Piano straordinario europeo per la realizzazione di infrastrutture e investimenti; l’individuazione di politiche e programmi più forti per superare gli squilibri economici e sociali grazie ad un dialogo più serrato e proficuo con le istituzioni e i governi europei.
«Le PMI, numerose e vitali soprattutto nelle nostre regioni, rappresentano il cuore pulsante dell’economia europea e il valore distintivo del “Made in Italy” per la vivacità manifatturiera, il rapporto con il territorio e la propensione all’export – hanno affermato ad una voce i tre presidente CNA Nordest, Moreno De Col per il Veneto, Claudio Corrarati per CNA Trentino- Alto Adige e Maurizio Meletti per CNA Friuli-Venezia Giulia –. Per questo riteniamo proficuo aver incontrato oggi i candidati al costituendo Parlamento europeo proprio qui a Verona, crocevia tra Nord Ovest ed Est del nostro territorio ma soprattutto direttrice verso l’Europa. Le nostre PMI operano in un contesto particolare, ricco di sfumature e peculiarità dal punto di vista strutturale, geografico, economico e sociale; per questo costituiscono l’ossatura imprenditoriale del Paese e devono poter ricoprire un ruolo da protagonista nel contesto europeo. La richiesta ai candidati presenti, al di là dei rispettivi schieramenti politici, è stata soprattutto quella di prestare attenzione proprio a queste specificità: qui esistono differenze territoriali importanti che vanno valorizzate. Ecco che le normative e le inderogabili transizioni, sulle quali siamo concordi, devono essere applicate nel rispetto di queste specificità e nel riconoscimento del diverso tessuto economico e sociale. Solo così sarà possibile un rilancio del modello di sviluppo del Nordest, protagonista in Europa. Alla prossima squadra europea abbiamo chiesto quindi maggiori aiuti, riduzione della burocrazia e promozione una coesione strategica che permetta alle nostre PMI, in sintonia con le prossime politiche europee, di prosperare e innovare.»