Giovani con ruoli di responsabilitĂ sempre maggiore allâinterno dellâimpresa artigiana, soprattutto se di famiglia. Sono loro, secondo CNA, la cura immediata che può essere messa in campo subito nella battaglia allo stallo economico, comune a molte pmi, connesso allâepidemia in corso, in attesa che venga fatta chiarezza sulle risorse e gli strumenti a disposizione per la tanto attesa fase due. Lâobiettivo dichiarato è spingere le piccole imprese a fare sempre piĂš spazio alla linea verde in ambito organizzativo e direzionale, cogliendo al volo lâoccasione offerta dal Bando Passaggio Generazionale di prossima apertura (domande dal 5 maggio), che riconosce contributi fino al 75% sulle spese sostenute per progettare un passaggio generazionale allâinterno dellâimpresa.
ÂŤUn modo per aiutare i nostri artigiani – spiega Alessandro Leone, direttore generale di CNA Veneto Ovest – a unire la loro esperienza nel mestiere con lâenergia e le conoscenze dei piĂš giovani. E questa soprattutto in tempi difficili è lâunica strada per assicurare continuitĂ lavorativa a ogni impresa. Oggi quasi il 51% dei titolari di imprese artigiane si trova nella fascia dâetĂ tra i 50 e gli oltre 70 anni, mentre sono meno del 20% gli under 40. Questo dato, giĂ di per sĂŠ emblematico, in questo periodo deve preoccuparci particolarmente, per due motivi. Il primo: buona parte dei nostri piccoli imprenditori sono nella fascia piĂš esposta alle conseguenze maggiori del contagio. E questo non è solo un problema per la salute loro, ma anche per la tenuta economica della loro famiglia e della stessa impresa. Come se non bastasse poi potrebbero essere gli ultimi a tornare a lavorare, se passano criteri di tipo anagrafico nellâattenuazione progressiva del lockdown. Il secondo, meno âsentitoâ ma non meno importante: senza le idee dei giovani al comando, lo scotto del blocco si sta pagando a prezzo ancora piĂš caro. Chi ha saputo adeguarsi, perchĂŠ in grado di attivare una digitalizzazione minima dei propri servizi tradizionali o del proprio contatto con i clienti ha infatti continuato a lavorare, pur a regime ridottoÂť.
Largo ai giovani, ma con un metodo dâinserimento strutturato
CosĂŹ lâappello di CNA diventa uno solo: chi ne ha la possibilitĂ , inizi adesso ad attivare un percorso per lâinserimento progressivo di figure giovani in ruoli chiave allâinterno dellâazienda, con crescente grado di responsabilitĂ e autonomia decisionale. Grazie al Bando regionale câè la possibilitĂ di farsi affiancare per pianificare lâinserimento in modo strutturato e con un metodo per obiettivi.
ÂŤInfatti avviare subito un progetto di ricambio generazionale – aggiunge Leone – non vuol dire che si debba fare in fretta e senza ragionare. Il Bando consente al contrario di costruire assieme a dei professionisti, come i consulenti CNA, una strategia graduale che renda il passaggio il piĂš naturale e meno dispendioso possibile, sia dal punto di vista dellâassetto aziendale sia da quello meramente operativoÂť.Â
ÂŤOggi il Coronavirus – evidenzia Giovanni Schiavon, Presidente Giovani Imprenditori CNA Veneto Ovest – ha messo tante piccole imprese alle strette: va dato spazio ai giovani, che sono abituati a lavorare in contesti globali e interconnessi. Vanno dati loro gli strumenti, senza il timore di condividere le buone pratiche operative e imparando a delegare. E va data loro soprattutto fiducia, perchĂŠ devono imparare a muoversi con le loro gambe, proprio per non essere i primi a fermarsi quando il mondo rallentaÂť.
LunedĂŹ 27 aprile un webinar gratuito CNA sul Bando Artigiani
Per illustrare i dettagli tecnici degli incentivi sul passaggio generazionale contenuti nel Bando per l’acquisto di consulenze specialistiche in materia di digitalizzazione e passaggi generazionale (DGR nr. 1866 del 17 dicembre 2019) CNA organizza un webinar online gratuito, e rivolto proprio a tutte le imprese potenzialmente interessate a un avvicendamento o a unâintegrazione al vertice. Lâappuntamento, curato da Giulia Guatta (Referente Giovani Imprenditori CNA Veneto Ovest) è in programma lunedĂŹ 27 aprile alle 10.30.
ÂŤSia chiaro – conclude Schiavon -, il messaggio agli artigiani non è âfatevi da parteâ. Ă piuttosto un invito a pensare oggi al futuro della propria attivitĂ . Un futuro da progettare in condivisione con le nuove generazioni, liberando la piccola impresa da quella âpersonificazioneâ che rappresenta un poâ tutti i suoi limiti, come questi tempi hanno evidenziato fin troppo bene. Ci sono gli strumenti per farlo al meglio, e le risorse per spendere meno. Ecco perchè ci auguriamo che rispondano in tantissimi al nostro invitoÂť.
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