Il decreto aiuti è ufficialmente in Gazzetta Ufficiale: la pubblicazione lo rende in vigore a tutti gli effetti da oggi, andando a confermare buona parte delle indicazioni contenute nelle prime versioni, ma con importanti novità. Accolte molte delle richieste specifiche di CNA soprattutto per super bonus e crediti d’imposta.
Le misure approvate sono sia interventi diretti a beneficio di famiglie ed imprese che la proroga di interventi passati, uno su tutti il taglio delle accise. Il tutto per un investimento di più di 12 miliardi. Fra i provvedimenti che più hanno fatto notizia vi è sicuramente l’assegno per lavoratori e pensionati con reddito inferiore a 35.000 euro di 200 euro per contribuire alle spese dovute al caro prezzi.
Sostegno contro le conseguenze della guerra
Tra le novità più interessanti per le imprese, un fondo di 130 milioni di euro da assegnare tramite contributi a fondi perduto per le ripercussioni economiche negative conseguenti al conflitto in Ucraina. Destinatarie del Fondo saranno le piccole e medie imprese (non agricole), con questi requisiti:
- aver realizzato negli ultimi due anni vendita di beni o servizi (compresi materie prime e semilavorati) con l’Ucraina, la Federazione russa e la Bielorussia, pari almeno al 20% del fatturato aziendale totale;
- aver registrato un aumento del costo di acquisto medio nel corso dell’ultimo trimestre di almeno il30% rispetto al costo di acquisto medio del corrispondente periodo dell’anno 2019
- aver subito nel corso del trimestre antecedente l’entrata in vigore del presente decreto un calo di fatturato di almeno il 30% rispetto all’analogo periodo del 2019.
Gasolio per autotrasporto
Viene introdotto un credito d’imposta del 28% per le spese sostenute – al netto dell’Iva – nel primo trimestre 2022 per l’acquisto da parte degli autotrasportatori del gasolio utilizzato in veicoli di peso superiore a 7,5 tonnellate, di categoria euro 5 o superiore.
La misura è articolata in questo modo:
- possono usufruirne le aziende del comparto che hanno sede legale o stabile organizzazione in Italia
- il credito d’imposta – che non concorre alla formazione del reddito d’impresa né della base imponibile dell’Irap – è utilizzabile esclusivamente in compensazione, secondo le regole ordinarie;
- il credito d’imposta è cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto gli stessi costi
È nuovo invece l’intervento sulla riduzione al 5 per cento dell’aliquota Iva sul gas naturale per autotrazione.
Altri strumenti alle imprese
Molto importante l’intervento, con ben 3 miliardi di euro al fine di sostenere le imprese che, dopo aver vinto appalti pubblici, si sono trovate importanti rincari delle materie prime.
Per quanto riguarda invece le garanzie in favore delle imprese è stato previsto che, previa autorizzazione della Commissione Europea, SACE S.p.A. può “concedere, sino al 31 dicembre 2022, garanzie in favore di banche e altri soggetti abilitati all’esercizio del credito per finanziamenti sotto qualsiasi forma concessi alle imprese che debbano fronteggiare esigenze di liquidità riconducibili alle conseguenze economiche negative derivanti dalla crisi ucraina, ivi compresa la necessità di aprire credito a supporto delle importazioni di materie prime o fattori di produzione la cui catena di approvvigionamento sia stata interrotta o abbia subito rincari.” (fonte Palazzo Chigi)
Per gli investimenti in beni immateriali 4.0 e formazione sono state introdotte novità sul credito d’imposta: nel primo caso l’aliquota del credito d’imposta passa dal 20% al 50%. Durata della misura è fino 31 dicembre 2022 o 30 giugno 2023 ma con il vincolo che sia stato effettuato un pagamento in acconto pari almeno al 20% del valore dei beni.
Per la formazione 4.0, invece, le aliquote del credito d’imposta per le spese di formazione del personale dipendente finalizzate all’acquisizione o al consolidamento delle competenze tecnologiche sono aumentate dal 50 al 70% (per le piccole imprese) e dal 40 al 50% (per le medie imprese).
Energia
Primo intervento molto atteso è la proroga fino all’8 luglio del taglio delle accise sul carburante.
Per le imprese viene inoltre previsto un rafforzamento del credito d’importa così suddiviso:
- Viene aumentato dal 20 al 25%, per il secondo trimestre 2022, il credito d’imposta alle imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale per l’acquisto di gas naturale;
- Uguale aumento, dal 20 al 25% il credito d’imposta anche per le aziende a forte consumo di gas.
- Per quanto riguarda invece le imprese dotate di contatori di potenza disponibile pari a superiore a 16,5 kW, diverse da quelle a forte consumo di energia elettrica, il credito d’imposta riconosciuto per il secondo trimestre 2022 passa dal 12 al 15%;
- Infine, viene riconosciuto un credito di imposta del 10% riconosciuto per il primo trimestre 2022 alle imprese a forte consumo di gas naturale.
Vi sono nuovi interventi per semplificate le procedure di autorizzazione all’installazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili. Vengono introdotte anche misure per potenziare la produzione di energia rinnovabile per il settore agricolo (pensiamo in particolare all’agrovoltaico) e per semplificare i procedimenti di autorizzazione per ammodernare le linee elettriche esistenti.
In via emergenziale sono state previste misure per incrementare temporaneamente la produzione da fonti fossili.
Credito di imposta in materia di bonus edilizi
Viene stabilito che la detrazione del 110% spetta anche, in relazione agli interventi su unità immobiliari effettuati da persone fisiche (edifici unifamiliari), per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022, a condizione che alla data del 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo.
Questo era un intervento su cui la stessa CNA aveva insistito molto durante la sua interlocuzione con il Governo.