È morto lo storico dell’arte Philippe Daverio. Una grande perdita per la cultura italiana.
Docente e saggista, ex assessore alla Cultura del comune di Milano, maestro di divulgazione condotta con passione, competenza ed eleganza, aveva 71 anni. Lascia la moglie e un figlio, ai quali vanno le condoglianze della CNA.
Il professor Daverio era un amico della nostra Confederazione e dell’artigianato. Aveva partecipato a molte iniziative della CNA sia nazionali (dall’Assemblea del 2015 al Contest fotografico del 2017) sia territoriali, ancora fino a poco tempo fa. Soprattutto, Philippe Daverio era un amico dell’artigianato.
Affascinato dalla “magia delle mani”, nell’ambito del suo versatile contributo alla cultura del bello, aveva osservato proprio parlando a un nostro uditorio come in questo “periodo di grande cambiamento il modello dell’impresa artigiana è l’unico che realmente produce qualcosa. Il valore del manufatto realizzato, o quasi, su misura sarà la necessaria evoluzione del mercato”. In un’altra occasione aveva rilevato che “L’Italia possiede pratiche e manualità che ci hanno resi unici nei secoli”, deve approfittarne. “In futuro – aveva auspicato dal palco di un’altra nostra manifestazione – spero che tra le dichiarazioni dei redditi più alte ci siano quelle di cinquanta artigiani, un riconoscimento al valore della Nazione dai polpastrelli intelligenti”. Ci mancherà, Philippe Daverio.
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