Credito, anche per i confidi è tempo di crescere
Si parla poco di loro, ma saranno sempre più decisivi nel facilitare gli investimenti delle Pmi. A patto che sappiano pensare in grande, come le imprese. E l'asse CNA-Confindustria dà vita a Finergis.
mario piotto CNA

Mario Piotto

Responsabile Comunicazione Istituzionale

Quella dei confidi è una rivoluzione silenziosa. In pochi li conoscono. Eppure hanno un ruolo cruciale nel favorire l’accesso al credito delle imprese meno strutturate, e lo avranno sempre di più nei mesi a venire. Ma Bankitalia e Ministero sono stati chiari: devono essere solidi, oltre che saper pensare in grande. Ecco perché in Veneto i due confidi più importanti, quelli di CNA e Confindustria, hanno unito le forze in Finergis.

 

Un’alleanza tra artigianato e industria per dare una scossa al sistema del credito. È questa la chiave per leggere l’attuale fase economica del Veneto, dove gli investimenti stanno rallentando e per la prima volta dal 2015 – se si esclude il 2020 in pieno Covid – rischiano il prossimo anno di entrare in territorio negativo (-1,7% sul 2024, dati Studio Sintesi). Legata a doppio filo a questo scenario è naturalmente la stretta creditizia che colpisce soprattutto le piccole imprese: in due anni, il valore complessivo dei prestiti alle aziende si è ridotto di 10 miliardi di euro, con una contrazione del 10,1% per le realtà meno dimensionate. Tutto questo in un contesto di permanente contrazione economica diffusa, e con il lento taglio dei tassi da parte della BCE che solo parzialmente sta riuscendo ad attenuare le austerità della strategia antinflazione portata avanti dal 2022. Ma il quadro economico globale impone anche una sfida di innovazione: l’accesso al credito deve essere ripensato non solo come leva di sopravvivenza, ma come strumento per trainare nuove progettualità.

 

I segnali in vista del 2025

La chiave per invertire la rotta e sperare in un 2025 nel segno della ripartenza? Il nuovo ruolo a cui saranno chiamati i consorzi fidi. Strumenti di cui si parla poco, ma fondamentali per creare una via d’accesso facilitata ai finanziamenti del sistema bancario, offrendosi come garanti a nome di attività economiche che da sole si vedrebbero negata la “benzina” indispensabile per restare competitivi sul mercato. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy è stato chiaro: dovranno diventare sempre più forti e sempre più presenti sul tessuto produttivo locale, aumentando il loro peso dimensionale e la propria struttura patrimoniale. Un punto di arrivo che per il Veneto è già realtà: si chiama Finergis, ed è il nuovo confidi unico che da gennaio 2025 andrà a proporsi come hub per i servizi finanziari a supporto di aziende di qualsiasi settore o dimensione.

 

Cos’è Finergis

Nato dalla fusione di Neafidi e Sviluppo Artigiano, espressione rispettivamente di Confindustria e di CNA , sarà a tutti gli effetti organo iscritto nell’albo degli intermediari finanziari sottoposti alla vigilanza di Banca d’Italia, assicurando totale affidabilità per le imprese che vi si rivolgono. A Finergis il compito di consolidare il ruolo dei consorzi di garanzia come strumento chiave per lo sviluppo delle PMI: oltre a garantire maggiore possibilità di accesso al credito, la nuova realtà offrirà anche attività aggiuntive con soluzioni personalizzate e supporto consulenziale continuativo per permettere alle aziende di contare su strumenti efficaci con cui progettare percorsi di crescita e sviluppo. Il tutto con una patrimonializzazione e una solidità di primo livello.

Con un attivo di 170 milioni, un patrimonio di 100 milioni, uno stock di garanzie di 400 milioni su 600 milioni di finanziamenti e 48.000 soci, Finergis si colloca nel panorama degli intermediari finanziari come uno dei principali operatori sul panorama nazionale, nonostante una forte radicazione locale attraverso le 30 sedi tra Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Emilia Romagna.

Questa operazione rappresenta il coronamento di anni di ottimo lavoro, da parte di Sviluppo Artigiano, a fianco degli artigiani e delle piccole imprese. Grazie a Finergis, portiamo la finanza evoluta alla portata dell’imprenditoria diffusa del nostro territorio, da sempre il cuore pulsante della economia non solo su base locale.

Cinzia Fabris

Presidente, CNA Veneto Ovest

L’orizzonte comune tra mondo artigiano e industria rappresenta un modello innovativo di condivisione d’intenti e competenze. Per le aziende di Vicenza e Verona significa avere accesso a uno dei confidi più grandi, più solidi e più importanti d’Italia, con tante altre opportunità per progettare il proprio sviluppo sul mercato.

Alessandro Leone

Direttore Generale, CNA Veneto Ovest

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Mario Piotto

Responsabile Comunicazione Istituzionale

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