[articolo aggiornato al 01.04.2021]
Approvato il nuovo Decreto-legge a firma Draghi che introduce ulteriori novità e restrizioni in tema di Coronavirus. L’obiettivo primario, in parallelo con la prosecuzione della campagna vaccinale, resta sempre quello di arginare la diffusione dei contagi e alleggerire la pressione sulle terapie intensive degli ospedali.
Il provvedimento ha validità dal 7 al 30 aprile. Due, di fatto, le principali novità:
1_VIA LE ZONE GIALLE E BIANCHE
Dal 7 al 30 aprile spariscono le zone gialle e bianche. L’Italia sarà dunque suddivisa solo in zone rosse o arancioni, in base all’andamento dei contagi. Il 20 aprile il governo verificherà eventuali miglioramenti della curva e valuterà eventuali allentamenti.
2_SCUOLE APERTE FINO ALLE MEDIE
A partire dal 7 aprile viene garantito inderogabilmente, sull’intero territorio nazionale, lo svolgimento in presenza dell’attività educativa e didattica fino alla 1^ media, compresa. Per i successivi gradi di istruzione, confermato lo svolgimento delle attività in presenza dal 50% al 75% in zona arancione, solo a distanza in zona rossa.
Per tutte le disposizioni relative alle attività commerciali e di impresa in zona rossa, rimandiamo a questo nostro articolo
>> le regole in zona rossa
PASQUA: OK ALLE VISITE IN REGIONE
Dal 3 al 5 aprile, sebbene in area rossa, sarà comunque possibile spostarsi all’interno della propria regione, verso una sola abitazione privata, una volta al giorno, massimo due persone.
VIA LIBERA ALLE SECONDE CASE, MA NON DAPPERTUTTO
Sarà sempre possibile raggiungere le seconde case, anche in zona rossa, a patto che non ci siano ordinanze dei presidenti di Regione che impongono regole più restrittive (come ad esempio in Campania, Puglia e Liguria).
Restano valide le altre disposizioni, in base al colore
Per tutto quanto non specificato nell’ultimo decreto, rimangono valide le regole e i divieti dei precedenti provvedimenti normativi. Qui di seguito riportiamo le principali disposizioni.
NO VISITE PRIVATE IN ZONA ROSSA
Rimane fissa la regola per le zone rosse (al di là dei festivi dal 3 al 5 aprile) che prevede il divieto di spostamenti verso abitazioni private diverse dalla propria, salvo che siano dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute.
OCCHIO AI COLORI PER LE VISITE DA PARENTI E AMICI
Resta consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata, tra le 5.00 e le 22.00, a un massimo di 2 persone ulteriori a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione.
Si potrà comunque sempre portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti conviventi.
Gli spostamenti possono avvenire:
- all’interno della stessa Regione, in area gialla
- all’interno dello stesso Comune, in area arancione
Rimane valido quanto previsto per gli spostamenti dai Comuni fino a 5.000 abitanti (vai a questo articolo per approfondire).
STATO DI EMERGENZA FINO AD APRILE
Tra le ultime misure del precedente Governo, ricordiamo il prolungamento dello stato di emergenza fino al 30 aprile 2021.
ANCORA STOP PER PALESTRE E PISCINE
Anche in zona gialla, continueranno a rimanere chiuse piscine, palestre e piste da sci.
REGOLE PIÙ STRETTE PER LE ZONE A COLORI
Il testo firmato da Conte prevede inoltre l’inasprimento delle soglie per accedere alle zone con restrizioni: con Rt 1 o con livello di rischio “alto” si passa in arancione; con Rt a 1,25 si va in rosso.
PASSAGGIO AUTOMATICO IN ZONA ROSSA SE I CASI AUMENTANO
Previsto il passaggio automatico in “zona rosa” dei territori dove l’incidenza cumulativa settimanale dei contagi è superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti.
INTRODOTTA L’AREA BIANCA
Il decreto-legge del 14 gennaio istituisce l’area bianca, nella quale si collocheranno le Regioni con un livello di rischio “basso” e una incidenza dei contagi, per 3 settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti.
In area “bianca” non si applicano tutte le misure restrittive previste dai decreti del Presidente del Consiglio dei ministri per le aree “gialle”, “arancioni” e “rosse” ma le attività si svolgono secondo specifici protocolli (rimarranno fondamentali solo distanziamento e uso della mascherina).
In particolare, nei territori in area bianca decade il coprifuoco e come regole fondamentali restano fissi solamente l’uso della mascherina e il distanziamento.