Una notizia passata in secondo piano per i non addetti, ma dalle ricadute rilevanti eccome sull’accesso al credito per le imprese di territorio. Con il nuovo decreto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy entra nel vivo il percorso condiviso dagli ultimi governi per la crescita e il rafforzamento dei confidi italiani, i consorzi di garanzia che permettono alle piccole e medie imprese locali di dialogare con il sistema bancario e ottenere finanziamenti garantiti alle migliori condizioni.
In buona sostanza l’obiettivo è evitare le eccessive frammentazioni, che rendono piĂą fragile la rete di fronte a una finanza sempre piĂą votata a intermediari di sana e robusta costituzione. «Il quadro normativo – spiega Alessandro Leone, direttore generale CNA Veneto Ovest – sta infatti spingendo per incentivare nel territorio la presenza e l’operativitĂ dei cosiddetti confidi maggiori, con volume di attivitĂ finanziaria pari o superiore ai 150 milioni di euro, ed elevati standard di tenuta economica sotto stretta vigilanza di Bankitalia. E questa è un’ottima notizia per le nostre aziende, perchĂ© permetterĂ loro di poter contare su intermediari vicini, strutturati ma soprattutto piĂą solidi».
Che impatto avranno queste novità sugli attuali consorzi vicentini? «Certamente anche per loro è arrivato il momento di interrogarsi sul proprio futuro – spiega Leone -, perché l’attuale modello richiede un salto di livello. Lo sa bene Sviluppo Artigiano, il confidi di emanazione CNA, che già da tempo ha intrapreso un percorso per diventare un vero e proprio hub completo di servizi finanziari evoluti, declinati però a misura di piccola e media impresa».