Concordato preventivo biennale: emergono alcune novità
Nel primo anno i contribuenti che aderiranno al concordato preventivo biennale potranno beneficiare di una riduzione del 50% sull’imponibile 2024 richiesto dal fisco.

Pietro Bianco

Responsabile Area Societario e Tributario

Concordato preventivo biennale CNA Veneto Ovest

Cos’è il concordato preventivo biennale?

Il concordato preventivo biennale è un procedimento fondato su un patto tra professionisti/imprese e Fisco per concordare preventivamente i redditi ed il valore della produzione netto da assoggettare a tassazione, ricevendo in cambio un trattamento premiale. Questo accordo tra il fisco e il contribuente permette di fissare per due anni la base imponibile, offrendo una maggiore certezza sui tributi da versare.

Concordato preventivo, il primo anno è scontato al 50%

Per incentivare maggiormente le aziende ad aderire, è stata introdotta una modifica rispetto all’impianto originale della norma, che punta a rendere più appetibile il concordato preventivo biennale.

Nel primo anno infatti i contribuenti che aderiranno al concordato preventivo biennale potranno beneficiare di una riduzione del 50% sull’imponibile 2024 richiesto dal fisco. In pratica, la proposta terrà conto: dei redditi dichiarati nel 2023 e del maggior reddito per il 2024 ridotto del 50%.

Entro il 2025 invece sarà necessario adeguarsi e raggiungere la cifra complessiva stabilita nell’accordo.

Novità rispetto al D.Lgs. n. 13/2024: sospensione del concordato in caso di attività anomala

Il D.M. del 16 luglio 2024 – in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale – per i contribuenti forfettari e il D.M. del 14 giugno 2024 per i soggetti ISA prevedono delle cause di cessazione del concordato nel caso di redditi effettivi inferiori al 50% rispetto a quelli concordati.

In particolare per:

 Eventi calamitosi per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza;

  • Altri eventi straordinari che hanno causato danni ai locali dell’attività rendendoli inagibili in tutto o in parte, o che hanno provocato danni significativi alle scorte di magazzino, impedendo così la prosecuzione del ciclo produttivo. Questi eventi possono anche causare l’impossibilità di accedere ai locali dell’attività, o la sospensione dell’attività stessa, specialmente se l’unico o principale cliente ha interrotto l’attività a causa degli stessi eventi;
  • Sospensione dell’attività per motivi amministrativi con comunicazione alla Camera di Commercio;
  • Sospensione della professione con comunicazione all’Ordine professionale o alla Cassa previdenziale di competenza.

Le condizioni di accesso al concordato

Questa misura è riservata a:

  • Titolari di reddito d’impresa;
  • Lavoratori autonomi.

Tra i destinatari si includono partite iva in regime forfettario o che “applicano” gli indici sintetici di affidabilità (ISA).

Per i contribuenti in regime forfetario la norma ha carattere sperimentale e prevede che la proposta di concordato non sia biennale, ma riguardi solo il periodo d’imposta 2024. I contribuenti forfetari avranno quindi l’opportunità di effettuare una scelta limitata al 2024 e con a disposizione i dati a consuntivo di gran parte dell’anno stesso.

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I nostri consulenti dell’Area Societario e Tributario sono a disposizione per un’analisi dettagliata della fattibilità.

Siamo a disposizione per assistervi sia nella compilazione del Modello CPB 24/25 congiuntamente al modello ISA riferito al periodo d’imposta 2023, che nella sua successiva trasmissione.

Al ricevimento della proposta potremmo valutarne insieme la convenienza determinando con il vostro supporto le imposte e i contributi previsti nei diversi scenari.

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    Pietro Bianco

    Responsabile Area Societario e Tributario

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