Cos’è il concordato preventivo biennale?
Ecco cosa c’è da sapere:
Perché nasce questa nuova misura tributaria
Le condizioni di accesso al concordato
Questa misura è riservata a:
- Titolari di reddito d’impresa;
- Lavoratori autonomi.
Tra i destinatari si includono partite iva in regime forfettario o che “applicano” gli indici sintetici di affidabilità (ISA). Questo esclude dunque le grandi imprese.
Chi sono i destinatari del concordato preventivo?
- Assenza di pendenze relative a debiti tributari;
- Regolarità delle dichiarazioni dei redditi: non deve aver omesso l’invio della dichiarazione dei redditi in uno dei n. 3 periodi di imposta precedenti a quelli di applicazione del concordato;
- Assenza di condanne per reati tributari;
- Stabilità dell’attività economica: non deve aver iniziato la propria attività nel periodo d’imposta precedente a quello cui si riferisce la proposta di concordato (prima del 2023).
Come avviene la proposta di concordato?
Entro il 15/6 l’agenzia mette a disposizione dei contribuenti un software dove quest’ultimi possono inserire i dati richiesti al fine di permettere l’agenzia di formulare la proposta di concordato. Entro 5 giorni dall’invio dei dati da parte del contribuente, l’agenzia formula la proposta. Le proposte vengono formulate sulla base di una metodologia che valorizza i seguenti dati:
- Dati forniti dai contribuenti attraverso una piattaforma informatica ad hoc messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate;
- Dati relativi ai modelli ISA;
- Dati presenti nelle banche dati dell’Amministrazione finanziaria.
Entro il 15/10 (data di invio della dichiarazione dei redditi) il contribuente ha la possibilità di valutare attentamente la proposta e decidere se aderire o meno. Se accetta, le condizioni del concordato vengono applicate per i successivi due anni; se non accetta, il regime fiscale rimane invariato. In quest’ultimo caso, la norma scrive che l’azienda rientrerà nelle liste selettive d’accertamento.
N.B. Per i forfettari il concordato vale solo per un anno.
Quali sono i vantaggi del concordato biennale?
- Certezza fiscale: sapere in anticipo le imposte da pagare per i prossimi due anni permette una migliore pianificazione finanziaria.
- Base imponibile fissa: l’agenzia delle entrate determina una base imponibile fissa per due anni basandosi sui dati della fatturazione elettronica e altri elementi disponibili, semplificando il calcolo delle imposte.
- Restano invariati i contributi previdenziali da versare per due anni.
Svantaggi del concordato preventivo biennale
- Non si riducono gli obblighi burocratici e i costi associati, poiché rimangono inalterati gli obblighi contabili e dichiarativi.
- Prevedere accuratamente le variazioni di reddito per due anni non è semplice, e il rischio di previsioni errate può vanificare i potenziali vantaggi.
Conviene fare il concordato?
Decidere se aderire al concordato preventivo biennale richiede un’attenta analisi della propria situazione finanziaria e delle prospettive di reddito future.
Nonostante i potenziali benefici, la decisione deve essere basata su una valutazione accurata dei rischi e delle opportunità.
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