Bonus edilizi, regole più severe
Dal 12 novembre è scattata la stretta contro le frodi: obbligatori visto conformità, asseverazione e congruità spese.
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Sui Bonus edilizi il governo ha scelto la strada della stretta, a contrasto degli abusi. E così con il nuovo Decreto Antifrodi chi vorrà approfittare ancora dello sconto in fattura o della cessione del credito si troverà di fronte da oggi a nuovi obblighi documentali.

In sintesi, il visto di conformità e l’asseverazione tecnica diventano obbligatori per tutti gli interventi che danno diritto a una detrazione edilizia, se il committente è interessato ad approfittare di cessione o sconto. I bonus interessati da questa novità sono quelli per ristrutturazioni edilizie, riqualificazioni energetiche, misure antisismiche, installazione impianti fotovoltaici, colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.Nel caso del Superbonus 110% visto e asseverazione erano già previsti in caso di sconto in fattura o cessione del credito.

 

Il visto di conformità

È un’attestazione che, a seguito di un controllo formale, attesta la correttezza e la corrispondenza contabile dell’operazione condotta.

 

Chi rilascia il visto di conformità

I soggetti abilitati al rilascio del visto possono essere prioritariamente:

·        Responsabili Caf;

·        Dottori commercialisti ed esperti contabili;

·        Consulenti del lavoro

 

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L’asseverazione

È il documento rilasciato dal tecnico abilitato (geometra, ingegnere o architetto) che certifica la conformità degli interventi eseguiti in base alla normativa. È lui ad assumersi la responsabilità della correttezza della sua perizia di fronte all’agenzia delle entrate. Nel caso dei bonus edilizi l’asseverazione attesta il possesso dei requisiti e il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla normativa, ma anche la congruità dei costi e la capienza delle spese da parte del richiedente.

 

La congruità delle spese

Per poter usufruire dell’incentivo, le spese sostenute devono essere ritenute congrue. E quindi oltre ai parametri definiti dal Ministero dello Sviluppo Economico dovranno essere considerati anche i valori massimi stabiliti dal Ministero della Transizione Ecologica entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale.

 

CNA salva la cessione del credito

La buona notizia per le imprese e i privati interessati a fare le cose per bene arriva dalla conferma della possibilità di usufruire anche nel prossimo anno della cessione del credito per tutti i bonus dell’edilizia. Nella prima versione della legge di bilancio (tuttora in corso di approvazione definitiva) questa facoltà dal 2022 era stata infatti destinata soltanto al Superbonus 110: CNA si è quindi impegnata e ha lavorato su più fronti per mantenere la misura su tutti i bonus nella logica che certezza e stabilità nel tempo delle norme siano un requisito fondamentale per la loro efficacia e garantire continuità in economia e continuità negli investimenti. Con soddisfazione registriamo nell’ultimo testo della legge di bilancio presentato in Senato per l’iter di approvazione la cessione del credito è stata confermata.

Foto Unsplash

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