L’assegno unico e universale è un sostegno economico per le famiglie con figli a carico che viene attribuito a partire dal settimo mese di gravidanza e fino al 21º anno di età.
L’importo varia in base all’ISEE della famiglia e all’età dei figli a carico. È definito “unico” perché unifica e sostituisce una serie di misure a sostegno delle famiglie, e “universale” in quanto viene attribuito a tutte le famiglie con figli a carico residenti e domiciliate in Italia.
Chi non presenta l’ISEE avrà diritto a prescindere all’importo minimo, e potrà comunque presentarlo in un secondo momento.
Assegno Unico
0444 569 900
L’assegno unico spetta a tutti i nuclei familiari indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori (non occupati, disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza, lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi e pensionati) e senza limiti di reddito.
In particolare, spetta alle famiglie:
-frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, oppure un corso di laurea
-svolga un tirocinio oppure un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui
-sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego
-svolga il servizio civile universale
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L’importo è variabile e viene determinato in base all’ISEE del nucleo familiare richiedente e all’età dei figli a carico. Sono previste maggiorazioni per casi specifici.
Per ciascun figlio minorenne, spettano:
Per ciascun figlio maggiorenne fino al compimento del 21mo anno di età, spetta un assegno:
Sono previste maggiorazioni per:
A partire dal terzo figlio:
Dall’anno 2022, è riconosciuta una maggiorazione forfettaria per i nuclei familiari con quattro o più figli, pari a 100 euro mensili.
Per ciascun figlio minorenne con disabilità è prevista una maggiorazione, in base alla disabilità e all’ISEE:
Per ciascun figlio maggiorenne con disabilità è prevista una maggiorazione:
L’assegno rivolto ai figli disabili a carico viene corrisposto, senza maggiorazione, anche dopo il compimento del ventunesimo anno di età
Per le madri di età inferiore a 21 anni è prevista una maggiorazione dell’importo dell’assegno pari a 20 euro mensili per figlio.
Maggiorazione pari a 30 euro al mese per ciascun figlio se entrambi i genitori lavorano,
Tale importo spetta in misura piena per un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro, si riduce gradualmente fino ad azzerarsi oltre i 40mila euro.
Per consentire la graduale transizione alle nuove misure a sostegno dei figli a carico e di garantire il rispetto del principio di progressività, per i primi tre anni di applicazione dell’assegno unico, sarà istituita una maggiorazione di natura transitoria, su base mensile, dell’importo.
La maggiorazione sarà riconosciuta ai soggetti aventi diritto all’assegno e in presenza della contestuale presenza di due condizioni:
La maggiorazione mensile è pari alla somma dell’ammontare mensile della componente familiare e dell’ammontare mensile della componente fiscale, al netto dell’ammontare mensile dell’assegno.
La maggiorazione mensile dell’assegno spetta:
a) per l’intero, nell’anno 2022, a decorrere dal 1° marzo 2022 fino al 28 febbraio 2023;
b) per un importo pari a 2/3, nell’anno 2023 (marzo febbraio 2024);
c) per un importo pari a 1/3 nell’anno 2024 e per i mesi di gennaio e febbraio nell’anno 2025.
Quanto ti spetta?
Gli importi dell’assegno e le relative soglie ISEE verranno adeguati annualmente alle variazioni dell’indice del costo della vita. Con riguardo all’assegno relativo ai mesi di gennaio e febbraio di ogni anno, si fa riferimento all’ISEE in corso di validità a dicembre dell’anno precedente.
Per i nuclei familiari percettori del Reddito di cittadinanza l’assegno unico per i figli sarà corrisposto d’ufficio dall’INPS (ovvero senza fare domanda), calcolato ed erogato dall’INPS, congiuntamente e con le stesse modalità, sottraendo dall’importo del RdC quanto spetta per l’assegno unico in relazione ai figli minori in base alla scala di equivalenza del Reddito.
La richiesta di suddivisione del Reddito di cittadinanza fra i componenti maggiorenni del nucleo comporta anche il pagamento dell’assegno unico in parti uguali fra gli esercenti la responsabilità genitoriale.
L’assegno non concorre alla formazione del reddito complessivo ed è compatibile con la fruizione di eventuali altre misure in denaro a favore dei figli a carico erogate dalle regioni, province autonome di Trento e di Bolzano e dagli enti locali. Inoltre, è compatibile con il Reddito di Cittadinanza pertanto per la determinazione del Reddito familiare l’assegno non si computa nei trattamenti assistenziali.
Con l’arrivo dell’assegno unico 2022 ai figli vengono abrogate una serie di altre misure di sostegno alla natalità.
Dal 1° gennaio 2022 vengono abrogati:
Dal 1° marzo vengono abrogati:
La prestazione non assorbe né limita gli importi del bonus asilo nido
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La domanda per il riconoscimento dell’assegno si può presentare a decorrere dal 1° gennaio, deve essere rinnovata ogni anno ed è riferita al periodo compreso tra marzo e il successivo febbraio.
La presentazione della domanda avviene in modalità telematica all’INPS facendo riferimento al nostro Patronato. Il beneficio spetta a decorrere dal mese di presentazione della domanda stessa.
Il sussidio viene accreditato al genitore che presenta la domanda oppure, su richiesta (anche successiva), viene ripartito tra i genitori in pari misura. In caso di affidamento esclusivo, in mancanza di accordo, l’assegna spetta al genitore affidatario. Nel caso di tutori, le istruzioni dell’INPS dovrebbero essere pubblicate entro un mese.
Il decreto prevede già che le domande presentate fino a giugno 2022 daranno diritto anche agli arretrati. In tal caso l’assegno è “riconosciuto a decorrere dal mese di marzo del medesimo anno”.
Le domande andranno rinnovate ogni anno, sulla base dell’ISEE aggiornato, o chiedendo l'importo minimo senza presentazione dell'ISEE.
La domanda di assegno unico e universale per i figli deve essere presentata dal genitore una volta sola per ogni anno di gestione e deve indicare tutti i figli per i quali si richiede il beneficio, con la possibilità di aggiungere ulteriori figli per le nuove nascite che dovessero verificarsi in corso d’anno e ferma restando la necessità di aggiornare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per gli eventi sopravvenuti.
Se vuoi altre informazioni contatta i consulenti del nostro Patronato:
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