Area Acconciatura ed Estetica | Rinnovato il CCNL
Sottoscritto il nuovo CCNL Area Acconciatura ed Estetica che si applica a circa 60mila imprese e a oltre 140mila lavoratori del settore.

Christian Frassoni

Responsabile Lavoro e Capitale Umano

Nuovo CCNL acconciatori ed estetica 2024

Nella tarda serata di lunedì 20, nella nostra sede nazionale, la CNA (insieme alle altre organizzazioni datoriali e a Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs-Uil) ha sottoscritto l’accordo di rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) Area Acconciatura, Estetica, Tricologia non curativa, Tatuaggio, Piercing e Centri Benessere scaduto il 31 dicembre 2022.

Nuovo CCNL Acconciatura ed Estetica

L’accordo, che si applica a circa 60mila imprese e a oltre 140mila lavoratori, prevede un incremento a regime al livello 3° pari a 183 euro lordi sui minimi tabellari con le seguenti tranche: 70 euro dal 1° maggio 2024, 50 euro dal 1° gennaio 2025, 43 euro dal 1° gennaio 2026, 20 euro dal 1° ottobre 2026.

A integrale copertura del periodo di carenza contrattuale è stato riconosciuto un importo forfettario una tantum di 80 euro da erogare in due tranche. La prima di 40 euro con la retribuzione del mese di giugno 2024, la seconda di 40 euro con la retribuzione del mese di luglio 2024.

Con specifico riferimento alla parte normativa, è stata aggiornata la normativa relativa al periodo di preavviso mediante un innalzamento delle giornate lavorative richieste ai fini della realizzazione del medesimo. La ratio inerente all’ innalzamento delle giornate offre una riposta ad una esigenza particolarmente sentita dalle imprese negli ultimi anni e consente ai datori di lavoro di avere a disposizione la risorsa dimissionaria per un periodo decisamente più congruo rispetto al passato, al fine di avere più tempo per reperire nuovo personale.

Il contratto a tempo determinato è stato aggiornato alla luce delle ultime novità normative sopravvenute nei mesi successivi alla firma del precedente accordo. A seguito di tale adeguamento è stata confermata la possibilità di stipulare, rinnovare o prorogare i rapporti a termine per i periodi successivi ai primi dodici mesi a fronte della causale appositamente individuata dalle Parti sociali.

In materia di apprendistato professionalizzante è stato chiarito che lo stesso può essere stipulato anche con i lavoratori che non sono ancora in possesso dell’attestato di qualifica professionale, ma che al momento dell’assunzione risultino iscritti ai corsi di formazione per il conseguimento del titolo riconosciuto ai sensi della normativa vigente. Ulteriori novità che interessano l’apprendistato sono l’innalzamento delle percentuali retributive nel primo anno di rapporto a partire dal 1° ottobre 2024, nonché la previsione di uno scatto di anzianità specifico per gli apprendisti a decorrere dal 1° ottobre 2024 definito nella misura di 6 euro.

Il Ccnl scade il 31 dicembre 2026.

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Come commenta Massimiliano Peri, presidente nazionale coordinatore di CNA Benessere e Sanità “L’intesa raggiunta rappresenta un importante risultato in quanto conclude un complesso percorso negoziale che conferma l’unicità del Contratto e della rappresentanza nei settori rientranti nel campo di applicazione del Ccnl offrendo al contempo strumenti normativi aggiornati per una migliore gestione dei rapporti di lavoro”.

Per Perlita Vallasciani, presidente nazionale di CNA Estetiste, “l’accordo si inserisce in un rinnovato clima di collaborazione e conferma l’impegno della nostra Confederazione nel dare riscontro alle esigenze delle imprese rappresentate”.

“Esprimo grande soddisfazione” – ha dichiarato Gianni Bassoli, presidente nazionale di CNA Acconciatura – per la positiva conclusione del negoziato che è riuscito a trovare le giuste soluzioni per consentire alle imprese di rispondere ai mutamenti del mercato”.

Nella delegazione trattante per CNA erano presenti, oltre a Peri e Vallasciani, la coordinatrice nazionale di CNA Benessere e Sanità, Laura Cipollone; il responsabile del dipartimento Relazioni sindacali, Maurizio De Carli; Angelo Cicerone dell’ufficio Politiche contrattuali.

Fonte: cna.it

 

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    Christian Frassoni

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