Misure anti Covid prorogate al 31 luglio
Restano in vigore gli obblighi dei protocolli sicurezza sui luoghi di lavoro. Aggiornate le linee guida per le riaperture.
proroga misure anti covid 31 luglio

Contro il Covid è guardia alta ancora fino a fine mese. Nella notte tra il 14 e il 15 luglio è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la proroga al 31 luglio delle misure contenuti nel Dpcm 11 giugno 2020.

E così, restano da rispettare tutte le misure per la sicurezza e la riduzione del rischio di contagio, in particolare quelle in vigore per i luoghi di lavoro.

Ricordiamo le principali:

  • obbligo di mascherina nei luoghi chiusi;
  • obbligo di rispettare i protocolli di sicurezza per la riapertura dei luoghi di lavoro;
  • divieto di assembramento

 

Luoghi di lavoro

Prorogate e aggiornate anche le “Linee guida per la riapertura delle Attività Economiche, Produttive e Ricreative della Conferenza delle Regioni e delle province autonome“. Resteranno quindi in vigore, almeno fino a fine mese, gli obblighi previsti per le attività economiche e produttive, tra cui:

  • divieto di assembramento
  • disinfezione regolare dei locali
  • posizionamento di gel disinfettanti all’ingresso dei negozi
  • distanziamento dei tavoli ad almeno un metro in ristoranti e bar e mascherina per i camerieri

Ok riviste

Tra le altre novità spiegate nel dettaglio al link qui sotto, un aspetto importante soprattutto per operatori del settore benessere ma anche ristoratori e baristi: torna consentita la messa a disposizione, possibilmente in più copie, di riviste, quotidiani e materiale informativo a favore dell’utenza per un uso comune, da consultare previa igienizzazione delle mani.

Lavoratori in arrivo dall’estero

Per gli ingressi in Italia da Paesi extra Ue o diversi da Paesi parte dell’accordo di Schengen, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord, Andorra, Principato di Monaco, Repubblica di San Marino o Stato della Città del Vaticano, resta l’obbligo di isolamento fiduciario con quarantena domiciliare. Tale obbligo si attiva se il lavoratore supera le 120 ore complessive (5 giorni) di permanenza all’estero per comprovate esigenze lavorative.

(Mano foto creata da tirachardz – it.freepik.com)

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