Il Decreto Sostegni fa il bis
Dopo la conversione in legge della prima misura, il governo emana un nuovo provvedimento con gli aiuti alle imprese
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decreto sostegni bis

Parola d’ordine riaprire, perché questa è la migliore forma di aiuto alle imprese. Lo ha detto in conferenza stampa il premier Mario Draghi presentando il nuovo decreto sostegni bis. Una misura che arriva a solo un giorno dalla conversione in legge del precedente decreto sostegni, puntando a dare subito alle aziende l’energia giusta per cogliere al volo il treno della ripartenza.

Più patrimonializzazione e meno costi sono le rotte contenute del documento approvato, che punta a semplificare l’accesso da parte delle imprese alle misure di sostegno previste per superare le difficoltà economiche dell’emergenza pandemica. La novità più rilevante riguarda certamente il contributo a fondo perduto, per ottenere il quale adesso è previsto un doppio binario. Strada in discesa per chi ne ha già beneficiato lo scorso anno, che riceverà un nuovo accredito dello stesso importo senza necessità di presentare una nuova domanda. Altrimenti c’è la possibilità di ricalcolarlo sfruttando un differente periodo di riferimento, come spieghiamo qui sotto in dettaglio. 

 

Altra novità interessante, il rafforzamento dell’Ace 2021 (Aiuto alla Crescita Economica), che prevede di dare alle aziende la possibilità di approfittare di un nuovo credito d’imposta in caso di aumenti di capitale. 

 

Vediamo le novità di maggiore interesse per le imprese.

Sostegni Bis, le due strade del contributo a fondo perduto 

 

Come detto, sono previste due strade per ottenere il contributo a fondo perduto previsto dal Decreto Sostegni. 

 

1 – I soggetti beneficiari (che hanno già ricevuto il contributo), riceveranno in automatico una somma di pari importo al precedente, come erogazione diretta su conto corrente o credito d’imposta. Senza bisogno di presentare ulteriori domande. 

 

2 – L’alternativa è chiedere un ricalcolo, valutando sempre la perdita di fatturato (che deve essere di almeno il 30%), ma misurata confrontando il periodo aprile 2020-marzo 2021 rispetto ad aprile 2019-marzo 2020. Questo differente calcolo non più sull’intera annualità solare (2020 su 2019) ma su un’annualità più aderente all’evoluzione della pandemia, può risultare migliorativa in particolare per i settori che hanno maggiormente sofferto il calo dell’attività a causa delle restrizioni. 

 

Ancora una volta, il contributo che spetta è calcolato secondo queste percentuali: 

 

  • 60% della differenza di fatturato per attività con ricavi o compensi conseguiti nel 2019 non superiori a euro 100.000; 
  • 50% della differenza di fatturato per i soggetti con ricavi o compensi conseguiti nel 2019 superiori a euro 100.000 e fino a euro 400.000; 
  • 40% della differenza di fatturato per i soggetti con ricavi o compensi conseguiti nel 2019 superiori a euro 400.000 e fino a euro 1 milione; 
  • 30% della differenza di fatturato per i soggetti con ricavi o compensi conseguiti nel 2019 superiori a euro 1 milione e fino a euro 5 milioni; 
  • 20% della differenza di fatturato per i soggetti con ricavi o compensi conseguiti nel 2019 superiori a euro 5 milioni e fino a euro 10 milioni.

I soggetti beneficiari non devono aver superato la soglia di 10milio di euro come ricavi o compensi nel secondo periodo d’imposta antecedente a quello di entrata in vigore del decreto.

Esenzione Imu per chi ottiene il contributo 

Per l’anno 2021 le imprese che hanno diritto al contributo a fondo perduto sono anche escluse dal versamento della prima rata Imu per gli immobili che hanno in gestione per la propria attività. 

   

Credito d’imposta canoni di locazione imprese 

Viene prorogato al 31 maggio 2021 il credito d’imposta per i canoni d’affitto degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda per i canoni da gennaio dello stesso anno. Tale credito vale per attività con volume d’affari inferiore ai 10 milioni di euro nel 2019, ed è quantificato: 

  • nel 60% del canone mensile per locali a uso non abitativo 
  • nel 30% del canone mensile per affitto d’azienda

Questo credito d’imposta spetta a condizione che l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo compreso tra il 1° aprile 2020 e il 31 marzo 2021 sia inferiore almeno del 30% rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo 1° aprile 2019-31 marzo 2020; tale limite può non sussistere per i soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019.

Fondo attività chiuse

Stanziati 100 milioni per il sostegno alle attività economiche chiuse dopo 1° gennaio 2021 per almeno quattro mesi. I soggetti beneficiari e l’ammontare dell’aiuto sono determinati tenendo conto delle misure di ristoro già adottate per specifici settori economici nonché dei contributi a fondo perduto concessi.

 

Nuova garanzia per investimenti Pmi 

Il Decreto Sostegni Bis istituisce un nuovo strumento di garanzia attraverso il Fondo centrale Pmi, per agevolare l’accesso a nuovi finanziamenti di medio lungo termine, di cui almeno il 60% finalizzato a investimenti e attività di ricerca e sviluppo. 

 

Ace innovativa 2021 

 

Lo strumento dell’Ace (Aiuto alla Crescita Economica) viene rafforzato per sostenere la patrimonializzazione delle imprese. Si potranno effettuare aumenti di capitale fino a 10 milioni nel 2021, con possibilità di calcolare un rendimento del 15% e trasformarlo in un credito d’imposta da utilizzare subito. 

 

Esteso lo smart working 

Viene prorogata fino al 30 settembre 2021 la possibilità di attivare percorsi di smart working. Il lavoro agile potrà essere applicato a ogni rapporto di lavoro, anche in assenza di accordi individuali. 

 

Esenzione Tosap 

Arriva la proroga al 31 dicembre dell’esenzione sul versamento del canone unico Tosap, per l’occupazione di suolo pubblico da parte di esercizi commerciali e attività di mercato. 

 

Contratto di rioccupazione 

È la possibilità di attivare contratti a tempo indeterminato che prevedono un percorso di inserimento di 6 mesi, durante i quali l’azienda ottiene uno sgravio del 100% dei costi di contribuzione, cumulabile con gli incentivi per assunzione di donne e giovani. 

 

Contratto di espansione e scivolo pensionistico 

Si punta a potenziare il cosiddetto contratto di espansione, che consente di mandare in pensione i lavoratori fino a 5 anni prima del previsto attraverso il cosiddetto “scivolo”. Al momento la possibilità è concessa alle aziende con più di 250 dipendenti ma la soglia sarà abbassata a 100.

Blocco licenziamenti

Preclusa la possibilità di effettuare licenziamenti fino al 28 agosto 2021 per le aziende che andranno a richiedere la cassa Covid entro il 30 giugno 2021. 

Foto Richard Balog Unsplash

  

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