Con il passaggio di quasi tutta Italia in zona bianca arriva un nuovo provvedimento del Governo, che punta a fissare alcune disposizioni anti-Covid in vista dell’estate e illustra in dettaglio il funzionamento del green pass.
Il focus dell’ultimo DPCM firmato dal Presidente Draghi il 17 giugno, è infatti proprio sul cosiddetto “certificato verde”, in pratica un QR Code che funziona da “lasciapassare” in caso di viaggi e alcune specifiche situazioni.
A cosa serve
Valido dal 1° luglio in tutta Europa, ma già attivo in Italia, il green pass è il certificato digitale o cartaceo necessario per:
- poter viaggiare nei Paesi Ue senza restrizioni
- poter spostarsi nel territorio nazionale, tra aree arancioni o rosse
- poter visitare gli anziani nelle Rsa.
Le specifiche su eventi e cerimonie
Il green pass, inoltre, servirà per facilitare la partecipazione ad eventi pubblici e cerimonie. Per chiarire tutti i dettagli sul tema, soprattutto per quanto riguarda la questione di chi deve effettuare i controlli, il DPCM riserva un articolo dedicato (art. 13), stabilendo le linee guida alle quali dovranno poi attenersi le regioni:
Cosa certifica
Il certificato verde deve attestare una delle 3 seguenti condizioni:
- aver ricevuto il vaccino contro il Covid-19
- essere guariti dal virus (tampone negativo) e aver terminato il periodo di isolamento
- essere risultati negativi a un tampone antigenico o molecolare effettuato nelle 48 ore precedenti.
Come si ottiene
Il green pass viene rilasciato in diverse modalità:
- attraverso la piattaforma Digital Green Certificate (DGC)
- tramite il fascicolo sanitario regionale www.fascicolosanitario.gov.it, selezionando la Regione di residenza
- con le app “Immuni” e “IO”.
Attenzione perché per poter accedere a IO è necessario essere titolari di SPID, l’identità digitale obbligatoria per poter accedere a tutte le tipologie di servizio erogate dalle Pubblica Amministrazione.
Ma niente paura, perché con CNA, in quanto Sportello accreditato Infocert, è possibile richiedere il proprio SPID in modo semplice e veloce.
Scrivi a spid@cnavenetovest.it per saperne di più.
Disponibile anche in cartaceo
Per i poco pratici con la tecnologia, il green pass può essere scaricato anche in formato cartaceo. Per richiederlo basta rivolgersi al medico di base, al pediatra o ad un farmacista, i quali potranno verificare i requisiti e scaricare la certificazione verde, che si potrà stampare.
Periodo di validità del certificato
Quanto dura il green pass? Dipende dai casi. Nello specifico:
- chi ha ricevuto la prima dose del vaccino avrà un pass valido da 15 giorni dopo l’iniezione al richiamo, e fino alla dose successiva
- per chi ha fatto anche il richiamo, sarà valido da subito e per i successivi 270 giorni (circa 9 mesi)
- per chi ha eseguito il test, la validità è di 48 ore
- nei casi di guarigione da Covid-19 la certificazione sarà valida per 180 giorni (6 mesi).
Quando può essere revocato
La normativa prevede che il green pass sia revocato in caso il soggetto interessato risulti contagiato, dunque positivo al tampone.
La comunicazione della positività al tampone viene inviata al DGC direttamente dalla struttura pubblica del Servizio sanitario regionale, dal medico di medicina generale, dal pediatra di libera scelta, dal medico Usmaf (Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera) o Sasn (Servizi territoriali per l’assistenza sanitaria al personale navigante, marittimo e dell’Aviazione civile), a seconda dei casi.
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