Fisco, cambia ancora il calendario pagamenti
La riscossione resta in assetto d’emergenza: 2 maggio, 1 agosto e 30 novembre le scadenze da segnarsi in agenda

Pietro Bianco

Responsabile Area Societario e Tributario

proroga cartelle esattoriali 2022

Rottamazione delle cartelle esattoriali, il governo approva una nuova proroga. L’obiettivo è concedere più tempo per mettersi in regola ai circa 532mila contribuenti ancora fuori dalle due precedenti sanatorie (rottamazione-ter e saldo e stralcio), per aver saltato le rate inizialmente dovute per il 2020 e 2021 e più volte prorogate proprio a causa dell’emergenza Covid.

Rottamazione cartelle, le nuove date

Per rottamazione-ter e saldo e stralcio gli arretrati sono stati diversificati su tre scadenze

  • il 2 maggio (il 30 aprile è sabato e il 1° maggio è festivo) scade il pagamento rate 2020;
  • il 1° agosto (il 31 luglio è domenica) scade il pagamento rate 2021;
  • il 30 novembre scadono tutte le rate 2022.

In tutti e tre i casi vale la regola dei cinque giorni di tolleranza successivi alla scadenza. Attenzione a un passaggio fondamentale: chi non riesce a rispettare tali termini dovrà versare in un’unica soluzione tutto il debito residuo, con sanzioni e interessi.

Possibile anche una nuova rottamazione?

Considerato l’attuale estato di emergenza non del tutto superata, la proroga rappresenta certamente una buona notizia per dare ai contribuenti un’altra possibilità di saldare le pendenze in via agevolata. Ed è positivo in questo senso che il governo abbia accolto proprio una sollecitazione partita da CNA.

Ora però l’attenzione va focalizzata sulla necessaria pianificazione di un graduale ritorno alla “normalità” fiscale, priva cioè di vie d’uscita per i ritardatari quando sarà superata definitivamente la contrazione economica. Tutto questo naturalmente in un contesto non facile anche al di là della pandemia, con le aziende sotto pressione per caro bollette e inflazione.

Tra le ipotesi avanzate, anche quella di una ulteriore rottamazione successiva, ma la via da questo punto di vista è molto complessa.

Occhio alle rateizzazioni

Un ultimo aspetto a cui prestare attenzione. Da gennaio sono tornate in vigore le vecchie regole per le dilazioni, che riabbassano a 60mila euro il debito che può essere rateizzato senza provare l’effettiva difficoltà economica. Inoltre per le cartelle successive al 31 marzo, salvo proroghe, rimane l’obbligo di pagare entro 60 giorni.

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Foto Freepik

Pietro Bianco

Responsabile Area Societario e Tributario

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