Arriva il decreto attuativo che abolisce l’obbligo per il cambio ruote in officina del collaudo in Motorizzazione.
Una battaglia di CNA nell’ottica della semplificazione delle procedure e della velocizzazione delle pratiche. Commenta al riguardo Giorgia Fortuni, Presidente CNA Gommisti Veneto:
«Una battaglia di CNA per la semplificazione; vinta per i gommisti, il cui ruolo viene maggiormente qualificato, e per gli automobilisti, che vedono le pratiche accelerate» .
Era da novembre 2021 che il settore attendeva questo cambiamento; da quando cioè è uscita la legge che dava la possibilità di sostituire in officina le ruote delle auto con modelli diversi rispetto alle misure delle case di produzione. Ovviamente per i modelli che fossero omologati, ma comunque senza passare per la Motorizzazione Civile per il relativo collaudo.
Ora finalmente con il decreto n. 146 del 24 giugno 2022, abbiamo la definitiva cadenza dell’obbligo di collaudo.
Tale norma ha visto, come accennato già in precedenza, CNA Autoriparazione Veneto in prima linea: viene stabilito infatti che sia direttamente l’officina autorizzata ad effettuare le pratiche. «Una misura che consentirà ai cittadini di rivolgersi all’officina di fiducia con un notevole risparmio di tempo. Non solo, – continua Giorgia Fortuni, Presidente CNA Gommisti Veneto – tale norma snellirà le procedure, creando anche nuove opportunità di lavoro per le imprese del settore».
«Un Decreto importante, soprattutto perché vi è un chiaro riconoscimento della professione dei gommisti – afferma Giorgia Fortuni, Presidente CNA Gommisti Veneto – artigiani dall’elevata specializzazione che da adesso potranno svolgere un servizio in più a vantaggio di tutta la collettività». Conclude Giorgia Fortunati con un ringraziamento all’onorevole Roberto Caon: «Devo ringraziare moltissimo l’onorevole Roberto Caon per il suo impegno nei confronti di questo decreto. Oggi abbiamo finalmente uno strumento in più a favore sia del settore che della comunità»
Un settore che come volume di affari per la manutenzione e riparazione dei veicoli raggiunge circa 35 miliardi solo lo scorso anno; in aggiunta, per i soli pneumatici sono stati spesi circa 2 miliardi e mezzo. Con un parco auto sempre più vecchio e con le richieste dall’Europa di una mobilità sostenibile, gli autoriparatori diventano un tassello fondamentale per il mantenimento della sicurezza e, cosa altrettanto importante, per aiutare il settore pubblico in quell’opera di semplificazione di cui il paese ha sempre più bisogno.