La conversione in legge del Decreto Aiuti conferma importanti vantaggi per le imprese in ottica di formazione 4.0. Tra le misure previste infatti, il governo ha scelto di inserire in via eccezionale il rialzo delle aliquote sul credito d’imposta spettante alle aziende che scelgono di investire per sviluppare nuove competenze del personale in chiave tecnologica. Così per esempio una piccola impresa potrà ottenere fino al 70% dell’investito sotto forma di crediti fiscali (prima era il 50%).
Riassumiamo nel dettaglio gli aspetti più interessanti.
Formazione 4.0, le nuove super aliquote del Decreto Aiuti
Le opportunità di fare formazione in ottica 4.0 sono davvero da non perdere, dato che avranno validità fino a fine anno.
Le nuove aliquote per il credito di imposta valgono infatti per gli investimenti dal 18 maggio al 31 dicembre 2022, con queste percentuali:
- 70% delle spese sostenute da piccole imprese (massimale 300mila euro)
- 50% delle spese per medie imprese (massimale 250mila euro)
- 30% delle spese per grandi imprese (massimale 250mila euro)
Quali sono le spese ammissibili
Come detto, si parla di investimenti finalizzati all’avvio di percorsi di formazione per il personale. Le spese ammissibili, estese per tutto il 2022, relative a:
- spese di personale relative ai formatori per le ore di partecipazione alla formazione;
- i costi connessi al progetto sia per formatori che per partecipanti, come le spese di viaggio, i materiali e le forniture con attinenza diretta al progetto, l’ammortamento degli strumenti e delle attrezzature per la quota da riferire al loro uso esclusivo per il progetto di formazione; escluse le spese di alloggio, ad eccezione delle spese di alloggio minime necessarie per i partecipanti che sono lavoratori con disabilità;
- i costi dei servizi di consulenza per avviare e coordinare il progetto di formazione;
- le spese di personale, ovvero il costo orario in termini di compenso da riconoscere al dipendente impegnato durante le attività di formazione
- le spese generali indirette (spese amministrative, locazione, spese generali) per le ore durante le quali i partecipanti hanno seguito la formazione.
Requisiti per ottenere il credito aggiuntivo
Per beneficiare delle nuove aliquote il progetto formativo deve rispettare queste condizioni:
- le attività formative devono essere erogate da soggetti qualificati e riconosciuti dal Ministero dello sviluppo economico da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto
- i risultati legati all’acquisizione o al consolidamento delle competenze devono essere certificati secondo le modalità stabilite con il medesimo decreto ministeriale
Se non viene dimostrato il rispetto di questi requisiti, le aliquote scendono al 40 per cento per le piccole imprese e al 35 per cento per le medie imprese.
Temi su cui si può fare formazione
I temi su cui è possibile attivare la formazione 4.0 sono:
- big data e analisi dei dati
- cloud e fog computing;
- cyber security;
- simulazione e sistemi cyber-fisici;
- prototipazione rapida;
- sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (rv) e realtà aumentata (ra);
- robotica avanzata e collaborativa;
- interfaccia uomo macchina;
- manifattura additiva (o stampa tridimensionale);
- internet delle cose e delle macchine;
- integrazione digitale dei processi aziendali.
Quali soggetti possono erogare la formazione
Non tutti i soggetti che offrono servizi di formazione sono però abilitati a erogare quella riconosciuta dal credito d’imposta 4.0. Nel caso delle imprese venete, il Decreto indica infatti che per maturare il beneficio potranno rivolgersi esclusivamente a:
- enti accreditati per lo svolgimento di attività di formazione finanziata
- università
- soggetti incaricati presso i fondi interprofessionali
- Istituti tecnici superiori
CNA tramite la società di formazione Ecipa è ente abilitato ad avviare i percorsi formativi.
Un doppio test per misurare le competenze acquisite
L’ultimo criterio da rispettare per ottenere il credito è un doppio test per certificare le competenze iniziali e finali dei dipendenti coinvolti nelle attività di formazione. Prevista l’erogazione di un questionario standard inviato in via telematica. I risultati del primo test in particolare serviranno a chi eroga la formazione per realizzare un percorso più mirato rispetto alle necessità della classe di lavoro.
Completata l’attività formativa dipendente dovrà quindi sottoporsi a un test finale, che servirà all’ente formatore a rilasciare un attestato che certifichi l’acquisizione o il consolidamento delle competenze nelle tecnologie oggetto del corso.
Per ottenere il credito d’imposta formazione 4.0 infine è necessario il possesso della certificazione contabile dei costi sostenuti ed essere in linea con DURC e DVR. Inoltre, le attività svolte dovranno essere giustificate tramite la relazione di progetto formativo, piani formativi, registri presenza e attestati di partecipazione.
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