Gestione rifiuti: cosa cambia dal 2025?
Importanti cambiamenti sulla gestione rifiuti per le aziende: nuovi modelli, portale RENTRI, geolocalizzazione dei mezzi. La tua azienda è pronta?

Diego Zarantonello

Responsabile Area HSE & Sustainability

Gestione-rifiuti-2025

Dal 2025, ci saranno importanti cambiamenti nella normativa sui rifiuti che coinvolgeranno tutti coloro che attualmente sono obbligati a mantenere il registro di carico e scarico e a presentare la dichiarazione MUD.

Cosa cambia?

La nuova normativa introduce nuovi modelli di registro e formulari, cambia le regole di compilazione, di vidimazione e tenuta, ma soprattutto introduce il nuovo portale RENTRI. La nuova gestione rifiuti introduce anche l’obbligo di utilizzo di sistemi di geolocalizzazione sui mezzi utilizzati per il trasporto di rifiuti speciali Pericolosi (ad eccezione dei propri rifiuti).

Il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti: RENTRI

Il RENTRI, acronimo di Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti, è il nuovo sistema informativo di tracciabilità dei rifiuti, previsto dall’art. 188-bis del decreto legislativo 152 del 2006. Questo sistema è gestito dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, con il supporto tecnico operativo dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali.

Cos’è il RENTRI e a cosa serve?

Il RENTRI rappresenta un passo avanti nella gestione dei rifiuti in Italia. È stato creato nell’ambito della strategia nazionale per l’economia circolare e ha l’obiettivo di acquisire e monitorare i dati ambientali. Questo monitoraggio non solo faciliterà la tracciabilità dei rifiuti e le attività di vigilanza e controllo, ma supporterà anche le politiche ambientali del ministero.

 

A partire dal 2025, il RENTRI introdurrà un modello di gestione digitale dei rifiuti che sostituirà gli attuali sistemi cartacei.

 

Questo nuovo registro digitale permetterà la tracciabilità dei rifiuti in modo più efficiente e trasparente, basandosi sulle informazioni contenute nei formulari di identificazione del trasporto e nei registri cronologici di carico e scarico.

Grazie a RENTRI, sarà possibile monitorare costantemente i flussi dei rifiuti e dei materiali, verificando ogni codice EER (codice europeo dei rifiuti) e ciascun punto di generazione del rifiuto.

Chi deve iscriversi al RENTRI?

L’accesso al RENTRI è riservato alle imprese, agli enti e ad altri soggetti obbligati all’iscrizione, nonché a coloro che intendano aderirvi volontariamente. I soggetti obbligati all’iscrizione sono:

 

1. Enti e imprese che effettuano il trattamento dei rifiuti

2. Produttori di rifiuti pericolosi

3. Enti e imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale

4. Commercianti ed intermediari di rifiuti pericolosi

5. Consorzi istituiti per il recupero e il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti

 

Per quanto riguarda i rifiuti non pericolosi, sono tenuti all’iscrizione:

1. Imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi di cui all’articolo 184, c. 3, lettere c), d) e g) con più di 10 dipendenti.

2. Enti e imprese che raccolgono o trasportano rifiuti non pericolosi a titolo professionale, esclusi coloro che trasportano i propri rifiuti non pericolosi.

3. Commercianti ed intermediari di rifiuti non pericolosi

 

Non sono invece tenuti ad iscriversi:

1. Imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi** di cui all’art. 184, c. 3, lettere c), d) e g) che hanno fino a 10 dipendenti.

2. Imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi** diversi da quelli di cui all’art. 184, c. 3, lettere c), d) e g).

3. Produttori di rifiuti non pericolosi** non rientranti in organizzazione di ente o impresa.

Nuova gestione rifiuti: quando inizia l’obbligo?

L’obbligo di iscrizione al RENTRI sarà introdotto in tre fasi:

 

1. Dal 15/12/2024 al 13/02/2025: tutti gli impianti di recupero o smaltimento rifiuti, tutti i trasportatori che effettuano trasporto conto terzi, tutti gli intermediari (cat. 8), enti e imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con più di 50 dipendenti.

2. Dal 15/06/2025 al 14/08/2025: enti e imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi che hanno da 10 a 50 dipendenti.

3. Dal 15/12/2025 al 13/02/2026: enti e imprese produttori iniziali di soli rifiuti speciali pericolosi fino a 10 dipendenti.

 

 

I nostri consulenti sono a disposizione per rispondere ai tuoi dubbi e per offrirti supporto completo nell’adozione della nuova procedura.

Hai dubbi? La tua azienda è pronta per la nuova gestione dei rifiuti?

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    Diego Zarantonello

    Responsabile Area HSE & Sustainability

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